Aggiornamento minore quello che attende la prossima iterazione phablet di Samsung, in uscita tra agosto e settembre
Se il passaggio tra Note7 e Note8 è stato rivoluzionario, quello che porta al Note9 avrà meno cambiamenti del previsto. Ad esempio e a differenza di quanto sostenevano i ben informati qualche settimana fa, il prossimo phablet della coreana non avrà il sensore di lettura delle impronte integrato nello schermo, alla stregua di quanto mostrato dall’ultimo cellulare a marchio Vivo. La tecnologia, per come la intende Samsung, non ha ancora raggiunto il livello qualitativo atteso, dunque montarla a bordo di un flagship del genere non avrebbe senso anzi, potrebbe risultare addirittura deleteria sul lungo periodo. A confermare la questione è Ming-Chi Kuo, analista di KGI Securities, da sempre vicino alle indiscrezioni che riguardano la multinazionale.
Cosa sappiamo
Secondo Kuo, Samsung sta, da tempo, sperimentando la tecnologia di scansione direttamente nello schermo, potendo contare su un R&D interno derivante dal lavoro della divisione autoctona Samsung Display ma non ci sarebbero i tempi giusti per un’implementazione già nei prossimi mesi, cruciali per la finalizzazione dei primi modelli di Note9 da mettere in vendita a ottobre, entro un mese cioè dalla presentazione di fine agosto/inizio settembre.
Al di là del sensore di impronte, anche il design del phablet non si scosterà più di tanto dall’odierno Note8. Possiamo aspettarci una lunghezza maggiore, e il conseguente rapporto di forme 19:9 ma poco altro. Nel 2019, con il boom dei pannelli Oled le cose potrebbero cambiare, abilitando tipologie di hardware differenti e dunque una maggiore eterogeneità nella costruzione dei top di gamma.
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