L’Agcom contro Vodafone per la questione tethering

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L’Agcom ha diffidato Vodafone da imporre un sovrapprezzo ai suoi utenti quando utilizzano lo smartphone come hotspot personale

Il tethering è una funzione che consente di trasformare il proprio smartphone in una sorta di modem Wi-Fi mobile con cui condividere la propria Rete con altri dispositivi. Diversi operatori consentono di effettuare questa operazione gratuitamente ma non Vodafone. L’Agcom ritiene che la politica del provider britannico in materia di tethering violi il Regolamento europeo 2015/2120 che regola l’accesso a Internet e ne tutela la neutralità.

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Attualmente Vodafone propone tre diverse possibilità ai suoi utenti per condividere la propria rete mobile. Questi possono scegliere di spendere 6 euro al giorno (solo in caso di effettivo utilizzo) per accedere alla funzione oppure possono sottoscrivere l’opzione “Vodafone Exclusive” per sfruttare liberamente il tethering pagando 1,90 euro al mese. Per gli abbonati RED (40 euro al mese) non è invece previsto alcun costo aggiuntivo quando utilizzano lo smartphone come hotspot personale. Vodafone, che ha lanciato il più vasto programma internazionale sulle professioni del futuro, utilizza un particolare accorgimento per riconoscere il traffico veicolato dal tethering che si basa sull’utilizzo di due APN differenti associati alla stessa SIM.

L’Agcom ha dato a Vodafone 30 giorni di tempo per provvedere a modificare le sue offerte e allinearle con il Regolamento Ue. L’operatore ha comunque la possibilità di ricorrere al TAR entro 60 giorni.

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