India, incidente mortale con un Nokia esploso

Secondo le prime ricostruzioni, la batteria di un 3310 di nuova generazione sarebbe deflagrata, causando la morte di una giovane ragazza. HMD indaga

Agganciare il connettore di alimentazione al telefono, continuare a parlare con un interlocutore dall’altra parte e non accorgersi nemmeno di quanto sta succedendo, con la batteria che prima si surriscalda e poi esplode. Questo è quanto successo a Uma Oram, diciottenne di Kheriakani in India. A seguito dell’incidente, la ragazza avrebbe prima riportato ferite al petto, mani e gambe per poi smettere di respirare in ospedale, a seguito delle lesioni riportate. Non è chiaro se la tragica fatalità sia il risultato dello scoppio della batteria o della caduta a terra, sta di fatto che al centro della vicenda è stata messa HMD, gruppo che ha riportato in auge lo storico marchio finlandese.

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Questione complessa

Nell’unica foto diffusa online, il telefono che appare deflagrato assomiglia più a un Nokia 5233 che a un 3310 del 2017. Su questo punto HMD si basa per affermare come non ci siano congruenze tra un suo prodotto e l’incidente, spiegando come: “Il telefono non è stato costruito e venduto da noi. Siamo da sempre impegnati a realizzare dispositivi di qualità, che forniscano agli utenti esperienze software e hardware complete e sicure”. Al momento, il caso è sotto indagine sia da parte della polizia che della compagnia coinvolta, che ha tutto l’interesse nel risolvere la questione.

Ad ogni modo, soprattutto dopo il fattaccio del Note 7, che Samsung ha dovuto ritirare dalla vendita per i noti problemi alla batteria, i big dell’hi-tech hanno messo in campo un’attenzione maggiore nel controllo dei processi di fornitura e assemblaggio delle proprie catene. HMD, nell’ottica di porsi come player di riferimento, avrà sicuramente intrapreso simili step, ed è su questi che in India vogliono vederci chiaro.

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