Google e LG al lavoro su un display OLED per il VR

Sono lontani i tempi in cui si camminava in ambienti 3D pieni di pixel. Le due compagnie sono pronte a rivoluzionare il mercato con il loro pannello per la realtà virtuale

Avrà una risoluzione monstre da 5.550×3.000 pixel e rate di frequenza da 120 Hz il nuovo pannello che Google e LG presenteranno alla Display Week 2018. Si tratta di una soluzione che verrà montata a bordo dei visori VR di nuova generazione, in grado di beneficiare della tecnologia OLED su cui il vetro di basa. Stando alla stampa specializzata, le due multinazionali avrebbero già completato il primo lotto, pronto a rivoluzionare un mercato in decisa crescita. Basti pensare che gli attori odierni, Oculsu Rift, HTC Vive e, in un certo senso, Acer Windows Mixed Reality, poggiano il proprio schermo su una risoluzione da 1443 ppi, alquanto inferiore a quella promessa, o almeno rumoreggiata, di Google e LG.

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A cosa serve

Una risoluzione simile non potrà che dare un vantaggio enorme alla qualità dei contenuti fruiti in realtà virtuale. Il rischio è sempre quello della ben nota motion sickness che si può combattere solo riducendo al minimo le fasi di interlay asincrono. Per questo, il display in laboratorio dovrebbe portare una frequenza di 120 Hz, superiore agli attuali 90 Hz della concorrenza di cui sopra, che pure ha fatto passi in avanti in quanto a realismo dei movimenti in 3D.

A quanto pare, lo schermo nasce dalla curiosa partnership (LG produce l’hardware ma Google?) perché andrà a finire a bordo dei prossimi Daydream View, i visori di Big G che non hanno riscosso il successo sperato, non in Europa almeno dove la concorrenza dei Gear VR di Samsung è fervida. Difficile dire quando li vedremo anche se il Google I/O che parte l’8 maggio potrebbe riservare qualche sorpresa.

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