Luci e ombre: per alcuni la fattura elettronica non sta ancora avendo il successo che meriterebbe, anche in considerazione del fatto che spesso rappresenta il primo passo verso la digitalizzazione dell’ecosistema aziendale, soprattutto per quanto riguarda le imprese di minori dimensioni
A cura di Luca de Piano
Entrata in vigore lo scorso anno dopo che era già stata attivata per i rapporti con la pubblica amministrazione, la fatturazione elettronica in ambito business-to-business sta riscuotendo un buon successo, anche se da più parti si osserva che l’adozione è ancora inferiore alle potenzialità. Va detto che l’utilizzo del formato elettronico non è stato reso obbligatorio per i privati, se non in casi circoscritti, come per esempio accade con l’obbligo previsto dal prossimo luglio nell’ambito degli acquisti di carburanti. Eppure, le opportunità offerte dalla digitalizzazione del processo di fatturazione non sono poche: oltre a essere più rapido e meno oneroso in termini di tempi e costi, fornisce anche la possibilità di essere esteso ad altri processi aziendali, rappresentando in questo senso un primo passo verso una trasformazione digitale su scala più ampia. Questo carattere di “primo step” verso la trasformazione digitale è stato giustamente evidenziato tra i vantaggi dai principali protagonisti del settore, che in molti casi propongono soluzioni complete e corredate da numerosi servizi a corollario, come risulta bene da questa ricognizione dello stato dell’arte del mercato, compiuta da Data Manager all’inizio di quest’anno.
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OPPORTUNITÀ DA COGLIERE
L’importanza della digitalizzazione nell’ambito della fatturazione e dei processi connessi sembra essere stata compresa dalla maggioranza delle imprese, come evidenziato in una ricerca resa nota a metà del 2017 dall’Osservatorio Fatturazione Elettronica e Dematerializzazione della School of Management del Politecnico di Milano. Secondo tale indagine, oltre il 60 per cento delle grandi imprese intervistate dall’Osservatorio indica, tra le priorità di investimento per i prossimi tre anni, i progetti digitali a supporto delle transazioni B2B. Le grandi imprese, riconoscendone l’importanza, sono pronte ad adottare soluzioni di digitalizzazione del ciclo Ordine-Consegna-Fattura-Pagamento. Anche la digitalizzazione dei processi interni, soprattutto per i progetti di Gestione Elettronica Documentale e Conservazione Digitale, è tra le priorità per il 60 per cento delle grandi imprese. Inoltre, tre imprese su quattro, cioè circa il 75 per cento, indicano tra le proprie priorità almeno un progetto collaborativo, principalmente a supporto dei processi di marketing e di monitoraggio della supply chain. Sono invece prioritarie solo per un’impresa su cinque, sempre secondo l’indagine del Politecnico di Milano, le soluzioni di eProcurement.
PASSI DA INTRAPRENDERE
Angelo Cian, responsabile soluzioni gestionali di Zucchetti, fotografa una situazione in cui l’interesse è alto ma l’adozione ancora non altrettanto elevata: «Stando ai dati ufficiali, il numero delle aziende che hanno aderito alla normativa per l’emissione delle “e-fatture” è inferiore a 10mila. Purtroppo, senza l’obbligo, le aziende in Italia hanno finora di fatto ignorato i benefici sia economici sia organizzativi che l’adozione della e-fattura avrebbe comportato». Sulla stessa linea anche Luca Veneziano, cloud business development di TeamSystem: «Il livello di interesse è altissimo, anche se l’adozione a oggi è ancora bassa». Più ottimista la lettura di Nicola Savino, CEO di Savino Solution. «La fatturazione elettronica, come tutte le innovazioni di processo, rappresenta in primis un cambiamento culturale non di poco conto per qualunque dimensione aziendale. Il livello di adozione della fatturazione elettronica in Italia per il B2B non è di poco conto, anzi considerando la mancanza di un obbligo normativo, i numeri sono comunque soddisfacenti».
LA SPINTA LEGISLATIVA
Un aiuto potrebbe arrivare dalla spinta legislativa, come evidenzia Pierfrancesco Angeleri, managing director di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia: «Il termine di adozione della fatturazione elettronica B2B è gennaio dell’anno prossimo. L’abitudine italiana è quella dell’ultimo minuto per fare le cose. Ma è anche vero che sotto stress gli italiani danno il meglio di sé». Il concetto è ulteriormente approfondito da Silvia Montanari, COO di VM Sistemi e president & CEO di Talea Consulting, che non manca di evidenziare come «già dallo scorso anno, le imprese italiane possono emettere e ricevere fatture elettroniche, da e verso le controparti commerciali sia private sia pubbliche. L’obbligo di fatturazione elettronica B2B, previsto in partenza per il primo gennaio 2019, può generare un fenomeno di almeno due ordini di grandezza superiore rispetto a quello della fatturazione elettronica verso la PA: da qualche decina di milioni a più di un miliardo di fatture. L’obbligo normativo, a tutti soggetti identificati ai fini IVA, implica sanzioni: il mancato passaggio dal Sistema di Interscambio (SdI) sarà equiparato a una fattura non emessa. Inserita in un contesto di alta complessità e diversità, con aziende con gradi di maturità digitale molto diversi, l’opportunità non è rappresentata dalla digitalizzazione della sola procedura di fatturazione attiva o passiva, bensì dal cost saving in tutte le funzioni che sono coinvolte nella digitalizzazione dell’intero ciclo attivo e passivo».
VANTAGGI INNEGABILI
Del resto, evidenzia ancora Nicola Savino di Savino Solution, «dobbiamo ricordarci che la fatturazione elettronica non è semplicemente un file XML da inviare al Sistema di Interscambio e non è solo uno strumento di controllo, ma soprattutto uno strumento di digitalizzazione di un processo documentale che viene usato in altri paesi europei». Anche Alfieri Voltan, Presidente di Siav, non manca di sottolineare che «la fatturazione elettronica B2B è un’occasione per eliminare la carta e portare nelle aziende i benefici della digitalizzazione, in termini di efficienza e di riduzione dei costi. Quando la fatturazione elettronica B2B entra nella gestione digitale dei processi documentali di “procure to pay”, cioè il ciclo passivo, e “order to cash”, ovvero il ciclo attivo, consente alle imprese di migliorare il controllo di gestione e l’interoperabilità tra i soggetti coinvolti, con immediati vantaggi in termini di semplificazione e riduzione dei costi». Vantaggi ben evidenziati anche da Pierpaolo Benintende, head of marketing di InfoCert: «La fatturazione elettronica è il primo fondamentale tassello dei processi di supply chain delle imprese. Se correttamente inserita nei processi dell’azienda, può diventare il volano per la completa digitalizzazione del ciclo ordine, consegna, fatturazione, pagamento».
VELOCIZZARE I PROCESSI
Gli fa eco Luca Veneziano di TeamSystem, secondo cui «per le aziende i maggiori benefici sono relativi alla digitalizzazione del ciclo dell’ordine: l’integrazione delle fatture elettroniche nell’ERP connette amministrazione e logistica, permettendo di verificare lungo la supply chain eventuali disallineamenti. Le funzionalità di archiviazione, ricerca, verifica e controllo automatico, rendono il processo più efficiente e sicuro, consentendo la collaborazione e condivisione dei dati tra differenti player della catena del valore. L’unica particolarità è che difficilmente si è autonomi, perché deve sempre esserci una collaborazione con il proprio cliente o fornitore al fine di massimizzare i vantaggi di entrambi. L’obbligo di fatturazione elettronica può infatti rappresentare un volano per velocizzare i processi di digitalizzazione nelle aziende e nelle realtà professionali». Anche Silvia Montanari di VM Sistemi e Talea Consulting ne è convinta: «Nel B2B, la fattura elettronica è solo una componente del processo di gestione – anagrafica articoli, ordini, conferme d’ordine, documenti di trasporto, registrazione contabile, autorizzazioni di pagamento, solleciti – e il vero vantaggio sarà il passaggio da una trasmissione multicanale e multiformato, a una trasmissione tramite unico canale certificato (SdI) in un unico formato standard e uguale per tutti (XMLPA). Le sfide per le aziende che, come Talea Consulting del Gruppo VM Sistemi, offrono sia strumenti sia approcci organizzativi, non si limitano al perimetro dell’adeguamento normativo trattando il solo documento “fattura”, ma insistono su una più integrata digitalizzazione aziendale dei processi, con estrema attenzione agli equilibri e all’operatività, che caratterizzano l’unicità di ogni impresa».
SCEGLIERE IL PARTNER
Entrando più nel dettaglio, è opportuno sottolineare che l’invio dei dati fattura e l’invio della fattura non sono la stessa cosa: l’invio dati fattura, procedura conosciuta anche come “spesometro”, è un adempimento obbligatorio nei rapporti con il fisco per tutti gli enti e le aziende italiane, e consiste nella trasmissione di informazioni riepilogative della fatturazione attiva e passiva all’Agenzia delle Entrate, sotto forma di file XML. Le fatture elettroniche, invece, sono i singoli documenti in formato digitale: l’invio delle fatture in formato digitale XML è un obbligo verso la pubblica amministrazione, mentre è ancora un’opzione per le aziende che fanno business con altre aziende private. La relazione tra spesometro e fatturazione elettronica è che quando si emette una fattura digitale che viene inviata tramite il Sistema di Interscambio, i metadati di questa fattura vengono automaticamente memorizzati dall’Agenzia delle Entrate e quindi non c’è più bisogno di inserirle nello spesometro. In futuro, la prevista adozione obbligatoria della fatturazione B2B renderà quindi più semplice rispettare l’adempimento burocratico. A questo proposito, Alfieri Voltan di Siav sottolinea che «per arrivare a una gestione digitale dei processi dell’intero ciclo ordine-pagamento, il primo atto è passare dalle fatture analogiche, ancora molto diffuse in Italia, alle fatture elettroniche. Occorre quindi scegliere da subito un partner tecnologico con le competenze e l’esperienza per accompagnare la trasformazione. Siav con Archiflow Invoice Manager propone una soluzione in grado di gestire automaticamente in un unico hub di fatturazione i vari canali di invio e ricezione (PEC, PEO, XML, cartaceo), semplificando la gestione e il monitoraggio dei processi amministrativi, e offre servizi in outsourcing dedicati per l’invio e la ricezione delle fatture B2B e la loro conservazione a norma».
SEGNALI INCORAGGIANTI
Per Luca Veneziano di TeamSystem, «i primi numeri di febbraio delle attivazioni B2B sulla piattaforma Agyo sono estremamente positivi, e ci aspettiamo una crescita molto elevata con l’avvicinarsi delle prime scadenze obbligatorie. Il consiglio è di partire per tempo con la gestione della fatturazione elettronica, sia per le aziende con la loro filiera di fornitori sia per gli studi commerciali, per ridurre l’impatto del cambiamento sui processi interni e usufruire del massimo beneficio». Vantaggi che possono riguardare molti aspetti: «Drastica riduzione dei tempi di registrazione delle fatture, con informazioni più tempestive e più corrette. Eliminazione dei processi di stampa, fascicolazione e ricerca. Semplificazione del processo di fatturazione. Nell’ambito dei servizi professionali ciò si traduce in miglioramento dei servizi per la clientela e riduzione delle attività operative richieste al cliente finale».
REINGEGNERIZZARE I FLUSSI
Anche per Nicola Savino di Savino Solution «le vere opportunità e i veri vantaggi non sono legati alla possibilità di non stampare i documenti, ma a una maggiore efficienza dei processi amministrativi e contabili, e a un maggiore controllo da parte delle risorse legate alla fatturazione elettronica. Ma per farlo bisogna stare attenti. In primo luogo, per evitare sanzioni ed errori nel prendersi carico in maniera superficiale di una reingegnerizzazione di un processo così delicato. In secondo luogo, perché bisogna approfittare dell’obbligo per generare all’interno dell’azienda, automatismi e processi digitali che rendono l’azienda più competitiva. Come Savino Solution abbiamo brevettato la soluzione E-INVOICE7, che permette non soltanto di soddisfare tutti i requisiti e tutte le fasi della fatturazione elettronica, ma permette soprattutto di reingegnerizzare il processo amministrativo e contabile». Ma non va dimenticato – prosegue Nicola Savino – che «la fatturazione elettronica non può essere ridotta a un costo per documento o per una licenza o l’acquisto di un software. È fondamentale sfruttare la fatturazione elettronica per revisionare in maniera decisiva i processi in chiave digitale. E questo è sempre stato il nostro fattore differenziante. Siamo stati i primi a parlare di dematerializzazione dei processi e non semplicemente dei documenti. Anche quando siamo diventati conservatori accreditati AgID, lo abbiamo fatto in maniera diversa, puntando tutto sui processi, tant’è vero che il sistema certificato di conservazione Conserva.Cloud è stato brevettato perché è l’unico in grado di rendere opponibile a terzi addirittura record, le informazioni e quindi i processi delle aziende di qualunque settore e non soltanto documenti».
PUNTARE SULLA DEMATERIALIZZAZIONE
Proseguendo nell’evidenziare i vantaggi, Angelo Cian di Zucchetti spiega che «se per la fattura elettronica verso le PA le aziende si sono rivolte spesso all’esterno della propria organizzazione e del proprio sistema informativo, anche a causa di un numero ridotto di emissioni, con la fatturazione B2B avranno modo di verificare i vantaggi più immediati rappresentati dalla dematerializzazione, ovvero da un lato l’eliminazione dei costi “occulti” della fatturazione classica come carta, toner, buste, bolli, sistemi di spedizione o sistemi di invio a volte poco efficienti o poco affidabili, dall’altro la maggior efficienza che una gestione di un “flusso dati” comporta all’interno dei propri processi amministrativi». In ogni caso, «stando ai nuovi obblighi, è davvero probabile che molte aziende avranno, almeno in un primo tempo, più un problema di ricezione che di emissione. Per questo motivo Zucchetti mette a disposizione il proprio canale FTP, che consentirà di sostituire la PEC, poco efficiente e inadatta a una rapida gestione delle contestazioni con relativi rifiuti. L’offerta Zucchetti è pensata sul concetto di “One Click Solution”. Si basa sui propri ERP e gestionali per commercialisti, associazioni e aziende, un servizio online denominato “Digital Hub”, che integra la Firma Digitale Automatica della propria Certification Authority e la Conservazione Digitale a norma accreditata AGID: una soluzione completa in grado di gestire in modo semplice, efficace e immediato tanto l’emissione quanto la ricezione delle fatture elettroniche».
TASSELLI IMPORTANTI
Per Pierpaolo Benintende di InfoCert la fatturazione elettronica tra privati è di fatto uno standard di trasmissione di dati che riduce enormemente i costi di gestione delle fatture. «Lato attivo si azzereranno i costi e i tempi legati alla produzione e spedizione della fattura analogica, cioè cartacea, e si avranno, in tempi certi, la conferma o meno della ricezione e accettazione o rifiuto della stessa. Lato ricevente fattura, i vantaggi saranno ancora superiori: infatti sarà possibile importare in modo automatico o semiautomatico negli ERP i dati della fattura necessari per la contabilizzazione, minimizzando la digitazione manuale e gli errori di inserimento». In questo quadro, «InfoCert, società del Gruppo Tecnoinvestimenti, con la famiglia di servizi Legalinvoice, mette a disposizione una soluzione che si adatta ai diversi livelli di competenza tecnologica o digitale delle grandi aziende, PMI e partite IVA. L’offerta verso il mondo enterprise si basa su una piattaforma che si collega al gestionale e abilita il cliente alla fatturazione elettronica con un notevole abbattimento di tempi e costi di implementazione e change management, e basata sui servizi trusted InfoCert di Firma, PEC e Conservazione». In sintesi, per Pierpaolo Benintende, «la fatturazione elettronica è il primo fondamentale tassello dei processi di supply chain delle imprese. Se correttamente inserita nei processi dell’azienda, può diventare il volano per la completa digitalizzazione del ciclo ordine, consegna, fatturazione, pagamento. InfoCert ha l’esperienza e le competenze necessarie per identificare e analizzare le criticità delle organizzazioni nell’approccio alle problematiche dell’e-supply chain e proporre la migliore soluzione progettuale».
DIGITALIZZAZIONE IN PRIMO PIANO
La digitalizzazione è sempre in primo piano: «La fatturazione elettronica va considerata un potente mezzo a disposizione delle aziende per automatizzare il processo d’invio delle fatture, abbattendone i tempi di esecuzione e riducendone i costi» – spiega infatti Claudio Vigasio, presidente e CEO di Able Tech, sottolineando che «i benefici sono rilevanti, con margini di miglioramento che riguardano moltissimi aspetti: per esempio, il formato XML della fattura è diventato standard per tutti i fornitori. Una conquista importante, data la miriade di formati differenti che tuttora circolano in ambito analogico. Altro aspetto rilevante è la revisione in chiave completamente digitale delle procedure interne di approvazione e di validazione delle fatture, che oggi sono ancora legate ai documenti cartacei». In sintesi, «con la fatturazione elettronica B2B siamo di fronte all’opportunità per le imprese italiane, grazie alla digitalizzazione, di rendere più efficienti tutta una serie di processi aziendali ancor oggi gestiti in forma analogica. Per cogliere appieno tutte queste opportunità, è però necessario affidarsi a partner affidabili, dotati di tecnologie e competenze specializzate. Per noi parlano alcuni numeri: 2.500 clienti, 230 business partner certificati e oltre 12mila aziende che si sono affidate a noi per i servizi in outsourcing di conservazione a norma e fatturazione elettronica, visto che siamo conservatori accreditati AgID e SdI» – fa notare Vigasio.
PRIVILEGIARE LA SEMPLIFICAZIONE
Infine, Pierfrancesco Angeleri di Wolters Kluwer Tax & Accounting Italia, evidenzia che «già oggi si vedono tante realtà professionali dotarsi di soluzioni digitali. Un nostro cliente, lo Studio Rizzato Dainese di Padova, ha trasformato la nostra soluzione Fattura SMART in un marketing tool, offrendola in uso ai propri clienti con l’ottimo risultato di un maggior controllo, una forte fidelizzazione e un rigore e ordine lavorativo enormemente aumentato». Merito sicuramente dei vantaggi quali, innanzitutto, la semplificazione, e in secondo luogo «la dematerializzazione documentale che regolamenta lo scambio di fatture in elettronico già ora nella PA e successivamente anche nel B2B, rappresentando un’ottima spinta verso la trasformazione digitale. Una spinta che porta anche a considerevoli risparmi e miglioramenti delle condizioni di pagamento tra enti economici. I nostri servizi di fatturazione digitale mettono il professionista al centro dell’attività della fatturazione da dove manterrà il fondamentale controllo dell’intero processo. Al contempo, alleggeriranno lo Studio grazie all’automazione che la digitalizzazione consente e grazie al diretto coinvolgimento della clientela nel processo di dematerializzazione delle fatture». Per sintetizzare, «la fatturazione elettronica porterà ottimi risparmi, di tempo, controllo, spazio, per cui denaro. La revisione dei processi in chiave digitale è in atto, la digitalizzazione delle professioni coinvolge tutti trasversalmente. Più sarà veloce l’adozione delle soluzioni digitali, maggiore sarà il beneficio per la nostra economia privata e pubblica» – conclude Pierfrancesco Angeleri.
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Fatturazione B2B integrata nell’ERP Microsoft Dynamics NAV
Le aziende possono ottenere enormi vantaggi con la fatturazione elettronica in termini di efficienza e controllo dei documenti ricevuti. «Si tratta di un’opportunità per ridurre tempi e costi dei processi per la gestione dei documenti» – spiega Andrea Di Ceglie, team leader del laboratorio di sviluppo EOS Solutions. «Il tutto si traduce in una maggior competitività e in un più efficiente flusso di cassa con riduzione degli errori e delle attività manuali. La revisione dei processi è fondamentale per sfruttare a pieno i potenziali benefici derivanti dal nuovo formato, in caso contrario infatti si incorre nel rischio di raddoppiare i costi per la gestione dei documenti elettronici e cartacei. EOS Solutions, in collaborazione con Able Tech (ARXivar), propone una soluzione completa e integrata al sistema ERP Dynamics NAV, che consente di gestire la creazione dall’ERP della fattura elettronica in formato XML, l’invio automatico al Sistema di Interscambio (SdI), la ricezione delle conferme, fino alla conservazione in modalità cloud outsourcing. È possibile gestire le fatture fornitori elettroniche ricevute mediante un portale web che interagisce con il Sistema di Interscambio e consente il controllo delle fatture passive in modalità strutturata, con possibilità di integrarle all’interno del processo di contabilizzazione del sistema ERP».