Colocation, la parola ai clienti. Un nuovo report di 451 Research

I risultati raccolti possono aiutare i fornitori di servizi di co-locazione nelle prossime decisioni di business

Man mano che la domanda di Data Center in colocation continua a crescere, il ruolo del colocator sta assumendo maggiore importanza, e parallelamente si stanno intensificando le sfide e le prove da affrontare. Per comprendere le dinamiche che possiamo attenderci dal mercato della co-location, Schneider Electric, in collaborazione con 451 Research, ha svolto un sondaggio che ha coinvolto 450 decision maker in ambito colocation negli Stati Uniti, Australia, Europa e Cina. Le informazioni ottenute dall’indagine sono state raccolte per fornire un utile supporto ai co-locator nelle loro future decisioni di business.

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I provider oggi hanno a che fare con una tipologia di clienti molto variegata e in continua evoluzione, che hanno richieste e necessità sempre più mutevoli, in un quadro di tecnologie emergenti come l’Internet of Things (IoT), l’edge computing di nuova generazione e il cloud computing. Ognuna di queste rappresenta sia un’opportunità che una sfida per la colocation, e i risultati dell’indagine rivelano come ciascuno di essi sia visto dagli utenti finali della colocation, in termini di adozione e importanza. Con il 62% degli intervistati che hanno dichiarato di aver spostato le applicazioni IT dai Data Center di co-location per affidarsi al cloud pubblico negli ultimi due anni, i co-locator devono trovare un modo per mantenere gli attuali clienti e attrarne di nuovi facendo in modo che considerino la co-location come un’opzione valida per le loro attività.

“Sia che forniscano i servizi direttamente o tramite partner, i principali colocator stanno sempre più ampliando la propria offerta di servizi”, ha dichiarato Rhonda Ascierto, Research Director di 451 Research. “La nostra indagine ha identificato diversi servizi a valore aggiunto che rispondono perfettamente alle mutevoli esigenze dei clienti”.

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Nel corso della ricerca è emerso chiaramente che ci sono molti modi per guadagnare e mantenere il vantaggio competitivo tra altre opzioni di hosting. Con l’82% degli intervistati che afferma che è importante (molto o un po’) che i servizi cloud siano ospitati nello stesso Data Center dove si trova anche l’infrastruttura IT in co-location, i provider possono trasformare quello che può sembrare un pericolo in un’opportunità. Inoltre, ulteriori dati contenuti nel report possono dare ai colocator qualche spunto in più per distinguersi dai competitor.

  • Il 65% dei clienti intervistati ha dichiarato di essere più disposto ad affidarsi a un provider che ha implementato soluzioni di gestione dell’infrastruttura dei Data Center (DCIM). Anche altre tecnologie come le batterie agli ioni di litio, la capacità modulare prefabbricata on-demand (PFM) e il raffreddamento diretto hanno suscitato molto interesse da parte dei clienti.
  • L’82% degli intervistati ha dichiarato di essere interessato a utilizzare più servizi a distanza dal proprio fornitore di servizi di co-location, per controllare o monitorare quello che sta succedendo tramite un portale online. Per i provider, ciò offre l’opportunità di ampliare o introdurre nuovi servizi e di avviare nuove opportunità per la loro attività.

Le conclusioni di questa analisi aiutano i fornitori di co-location a comprendere la capacità e le esigenze di servizio dei propri clienti e di compiere scelte informate e prioritarie sulle ultime tecnologie per fornire visibilità, trasparenza, ridondanza, flessibilità e riduzione dei costi. I co-locator che capitalizzare il proprio successo dovranno cercare di indirizzare tutte queste richieste e necessità dei clienti per trarre vantaggio dal 64% dei clienti secondo cui la co-location giocherà un ruolo importante nella loro strategia di Data Center nei prossimi due o tre anni.

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