Garrett Camp, co-fondatore di Uber con Travis Kalanick, ha creato una moneta digitale chiamata Eco con un basso consumo energetico
E’ risaputo che per sostenere il mining e le transazioni con cryptomonete è necessario un enorme quantitativo di energia. Si stima che per la raccolta dei Bitcoin serva l’energia elettrica necessaria ad alimentare 20 Paesi europei e che l’Islanda sia a rischio blackout proprio per questa attività. Il co-fondatore di Uber, Garrett Camp, ha quindi pensato a una moneta digitale chiamata Eco la cui caratteristica principale è proprio quella di distinguersi per una basso consumo energetico. L’obiettivo di questo progetto è comunque di garantire un sistema di pagamenti che sia sicuro, rapido e accessibile per la più larga parte di utenti. L’idea sarebbe venuta a Garrett durante un viaggio in Africa che lo ha poi spinto a fare donazioni a enti benefici e organizzazioni umanitarie.
“Circa un anno fa ho comprato il mio primo Bitcoin e 10 Ethereum su Coinbase, il più grande exchange in circolazione, ma sono rimasto deluso. Più ricerche facevo, più capivo che non c’era in realtà una cryptovaluta che rispondesse alle mie esigenze. Allora ho capito la necessità di un nuovo progetto che partisse da una prospettiva diversa”, ha detto il co-fondatore di Uber.
Le transazioni in Eco viaggeranno su nodi verificati da università e centri di ricerca che riceveranno il 20% del trilione di token per finanziare il lancio della moneta. La distribuzione dei gettoni dovrebbe completarsi nell’arco di 7 anni sempre che non si tratti di un fallimento come più del 40% delle ICO lanciate nel 2017. Eco non offrirà lo stesso livello di anonimato rispetto ad altre cryptovalute ma la sicurezza e l’affidabilità del sistema verrà comunque garantita.
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