Apple, il Face ID non si potrà replicare prima del 2019

Stando a fornitori di tecnologia e analisti, la concorrenza è ancora lontana dal poter sviluppare una soluzione simile a quella dell’iPhone X

Molti produttori dovranno attendere almeno il 2019 per replicare, con forme e tecniche proprietarie, il funzionamento del Face ID dell’iPhone X. La tecnologia che permette ad Apple di implementare la sicurezza nell’accesso del suo più recente telefonino non è semplice da raggiungere, come hanno spiegato alcuni fornitori hi-tech alla Reuters. Stando alle indicazioni degli analisti, le varie Samsung e Huawei ci metteranno ancora qualche anno per realizzare un sistema di riconoscimento che sia comparabile a quello della Mela. Il panorama hi-tech è ampio e pieno di risorse ma sembra che proprio il Face ID sia la piattaforma su cui le compagnie intendono puntare nei prossimi mesi, visto il chiaro avanzamento tecnologico che rende possibile.

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La concorrenza è indietro

Del resto lo sappiamo, la tecnologia di rilevamento 3D migliorerà tanti ambiti applicativi della prossima generazione di telefonino, permettendo un riconoscimento facciale accurato per effettuare pagamenti, loggarsi con sicurezza su siti e app preferite ed estendere le possibilità di interazione con giochi e software di intrattenimento. Gartner ha spiegato come entro il 2021, il 40% degli smartphone venduti al mondo avrà una fotocamera in grado di analizzare l’ambiente in tre dimensioni, sia a scopo biometrico che di divertimento, ad esempio per la realtà aumentata.

Per gli analisti, i primi veri e propri antagonisti del Face ID dell’iPhone X non si vedranno prima del 2019, perché Apple è avanti almeno due anni nello sviluppo di soluzioni simili rispetto alla concorrenza. Tra un po’ vedremo i primi smartphone Android con riconoscimento 3D- dicono – ma la Mela è già pronta per la seconda famiglia della sua piattaforma casalinga, dunque il gap andrà avanti ancora parecchio”.

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