L’ultima beta di wearOS integra alcune delle funzionalità di cui sarà dotato il prossimo sistema operativo per smartphone, in arrivo in autunno
Google ha rilasciato un’anteprima di WearOS che include funzionalità prese pari pari dall’aggiornamento software ad Android P. Rilasciando le prime informazioni sul blog per gli sviluppatori, Big G ha rivelato alcune delle caratteristiche chiave della piattaforma, che andrà dritta al polso dei consumatori dopo l’autunno. Tra queste, la possibilità di scegliere un’interfaccia utente in modalità scura, per una migliore visibilità delle app, e l’opportunità di chiudere le attività in background di alcune applicazioni, quando l’orologio non è in carica con lo scopo di migliorare le prestazioni e la durata della batteria. Per perseguire lo stesso obiettivo, con l’update a P, una volta tolto di dosso lo smartwatch, il sistema disattiverà in automatico il Wi-Fi, il Bluetooth e la rete cellulare, qualora non venga impostato diversamente dagli utenti.
Pronto per il rilancio
Dalla prima versione di Android Wear, ora WearOS, le cose sono cambiate molto per i dispositivi con cuore Google. Già la seconda versione ha introdotto la possibilità di scaricare app direttamente dal Play Store, senza passare per il cellulare. A conti fatti, il prossimo update non dovrebbe rivoluzionare l’interfaccia e le modalità di utilizzo ma migliorare quelle esistenti.
Il compito non è semplice soprattutto se si considera che il mondo degli smartwatch non vive un buon momento, a livello economico, nonostante l’offerta hardware non manchi. In ogni caso, l’aggiornamento odierno di WearOS è pensato solo per gli sviluppatori dunque l’utilizzo giornaliero è fortemente sconsigliato. Niente paura, perché il rilascio definitivo potrebbe avvenire prima del previsto (cioè entro il 2018), a qualche mese dalla presentazione ufficiale al Google I/O 2018 di maggio e dunque dopo l’estate.