Il Pentagono vuole vederci chiaro dopo lo scandalo Strava

L’app per il fitness ha rivelato i percorsi seguiti dai militari nei loro allenamenti, svelando potenziali basi segrete. Ora si passano al setaccio tutte le app che condividono dati dallo smartphone

Il caso Strava è emblematico di quanto la condivisione dei dati possa rappresentare un problema sia per gli utenti comuni che per gli appartenenti a organi e istituzioni. Una semplice app per il fitness, grazie allo sharing automatico dei percorsi via GPS e reti mobili, ha permesso di costruire una mappa con gli spostamenti periodici dei militari, durante le sedute di allenamento. La cartina è un documento privilegiato per chi intende scovare basi e installazioni USA segrete, visto che su di essa sono tracciati spostamenti finora sconosciuti, perché inscritti in aeree teoricamente desertiche. E invece no, con molta probabilità, i punti A e B toccati di volta in volta dai ragazzi partono, finiscono o passano per zone controllate dall’Army, così da assicurare il corretto svolgimento delle sessioni ed escludere il rischio di minacce e attentati.

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Non solo sport

Il Pentagono, dopo il fattaccio, ha aperto gli occhi sul problema della condivisione social di chi appartiene all’esercito. È evidente che gli arruolati, nella loro vita quotidiana, non possono comportarsi come i civili, con l’opportunità di fornire, magari anche inconsapevolmente, informazioni utili agli avversari. “Stiamo prendendo tutti i provvedimenti necessari ad assicurare la salvaguardia del personale dentro e fuori gli Stati Uniti – ha detto il colonnello Rob Manning, portavoce del Pentagono – abbiamo preso molto seriamente la situazione e vogliamo capire meglio quali tipi di dati escono dai dispositivi personali, per creare nuove policy a riguardo”.

La tecnologia odierna abilita tanti vantaggi che consentono di comunicare velocemente anche con persone a chilometri di distanza ma pure situazioni critiche in cui sarebbe meglio nascondere la propria identità e la localizzazione, soprattutto se si è un membro della marina, dell’aviazione o dei reparti di terra, in procinto di partire per una missione.

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