Il business della realtà aumentata entra nel vivo anche per la multinazionale statunitense che è pronta a lanciare un paio di occhiali Bluetooth
Se i Google Glass fossero arrivati solo qualche mese fa, oggi parleremmo di un accessorio formidabile, innovativo e pronto a portare le masse nel magico mondo della realtà aumentata. Sappiamo invece come sono andate le cose, con Big G che forse si è esposta troppo presto a riflettori non puntati ancore bene sulle opportunità di una tecnologia lungimirante. Tutte le principali aziende attive nel settore hi-tech hanno in programma di salire a bordo del trend AR, dopo che qualcuna lo ha già fatto.
Pensiamo a Microsoft e alla sua particolare concezione di realtà mixata, a Lenovo, Acer e Asus, i cui progetti si basano tutti sulla Windows Mixed Reality. C’è chi, come Samsung, ha invece scelto la strada del VR economico, testando un campo diverso ma pur sempre collegato ai nuovi modi di interagire con contenuti digitali, immergendosi (letteralmente) in essi.
Le mosse di Intel
Tra le tante, la sola ad essere rimasta fuori da logiche di business simili era Intel. Come ha riportato di recente Bloomberg, l’americana è in procinto di presentare un paio di occhialini AR dotati di Bluetooth, pensati sia per l’utente medio che il professionista. Il progetto sarebbe in una fase talmente avanzata da ipotizzare una distribuzione a breve, di certo entro il 2018.
Non sappiamo molto del gadget se non che realizza la cosiddetta tecnica Superlite, commercialmente conosciuta con il nome Vaunt, che prevede la costruzione di lenti al fianco delle quali è posto un proiettore laser che riflette i contenuti direttamente nella retina di chi lo indossa, mostrando informazioni e streaming di app senza occultare la visione del mondo circostante. A produrre il dispositivo sarà Quanta Computer, colosso di Taipei, che collabora già con aziende hi-tech, come Apple.