Il chip di MediaTek abilita calcoli di intelligenza artificiale anche su dispositivi dalle specifiche tecniche non esaltanti. Una vera rivoluzione per il mercato
Chi pensa che l’intelligenza artificiale sia questione solo di iPhone X e simili, presto dovrà ricredersi. MediaTek ha appena annunciato Helio P60, il chip casalingo che promette di portare su tutti i telefonini di fascia media un minimo di calcolo neurale, così da abilitare esperienze d’uso avanzate e sempre più basate sulla AI. Secondo il produttore, il 2018 sarà l’anno cardine per l’esplosione dei prodotti cosiddetti New Premium, che daranno agli utenti l’opportunità di portarsi a casa terminali dal prezzo contenuto ma dotati di funzionalità innovative, permesse proprio dall’integrazione di reti neurali digitali, comparabili a quelle dei modelli di punta visti sinora, dal Mate 10 Pro di Huawei all’iPhone X.
Come è possibile
Ma in che modo MediaTek è riuscita a ottimizzare la sua tecnologia? Gran parte del merito è del processo di produzione a 12 nanometri FinFet, che include otto core, di cui quattro Arm Cortex A-73 e altri quattro Cortex A-53 con frequenza di clock a 2 GHz. La configurazione big.Little consente di gestire la potenza a seconda delle operazioni, tra cui quelle di Intelligenza Artificiali fondate sulla piattaforma NeuroPilot AI, un’architettura che apre a scenari interessanti, quali il riconoscimento facciale, l’identificazione di oggetti e scene e altre possibilità di interazione, compatibili con TensorFlow, TF Lite, Caffe e Caffe 2, i principali ambienti di sviluppo AI.
Quando si tradurrà tutto ciò sui telefonini? Probabilmente nella seconda parte dell’anno, quando MediaTek comincerà a spedire i suoi Helio P60 a fornitori e partner. I primi, stando alle indiscrezioni, saranno a marchio Lenovo, Xiaomi, Meizu e Oppo.