Lo ha affermato il CEO Rony Abovitz spiegando come la realtà aumentata dei suoi gadget non abbia nulla a che vedere con i progetti della concorrenza
Da un lato uno smartphone di fascia media, dall’altro l’iPhone X. È un po’ questo il paragone che viene fuori tra le righe del discorso di Rony Abovitz, CEO di Magic Leap. La compagnia, oramai da mesi, pubblicizza i suoi One AR, occhialini per la realtà aumentata che dovrebbero debuttare sul mercato entro la fine dell’anno. A metà strada tra i Google Glass e gli HoloLens di Microsoft, esteticamente non sono certo un bel vedere ma dentro promettono meraviglie. Almeno questo è il messaggio che vuole far passare Abovitz, quando considera i gadget nei laboratori di Magic Leap più di un passo oltre quelli della concorrenza, in un mercato che certamente crescerà ma che ora è privo di valide proposte in tema.
Come saranno
Parlando del prezzo, il CEO ha detto: “Magic Leap One AR è come un computer di fascia alta, qualcosa che comprano gli appassionati. Gli occhialini sono prosumer quindi il costo non sarà economico”. Si, ma più o meno quanto? “Pensate a un telefono top di gamma, l’etichetta va in quella direzione”. Nel concreto, il budget da dedicare per chiunque voglia portarsi a casa un esemplare degli One AR si aggirerà intorno ai 1.000 dollari, più degli HTC Vive o degli Oculus Rift al lancio ma senza la necessità di affiancare ai visori un PC potente. Nei prossimi mesi la compagnia lancerà prima la Creator Edition e poi una versione per tutti anche se, come ha sentenziato lo stesso Abovitz, non ci saranno paletti nell’acquisto del primo modello. Questioni di ritorno economico più che altro.