Una svolta in chiave ottimistica nella percezione della situazione economica attuale e futura. È quanto registra il “Confidence Index” ricerca condotta da PageGroup, società leader mondiale nel recruitment con i brand Page Executive, Michael Page e Page Personnel, che indica una crescita complessiva della fiducia in tema di prospettive individuali e di mercato.
L’indice – ottenuto attraverso la somministrazione di 660 questionari in Italia ai candidati per opportunità professionali a livello di middle e top management – è aumentato del 9%, passando da 36 punti nell’ultimo trimestre 2016 a 40 punti a fine 2017.
A crescere di più sono in particolare gli indici riferiti alla situazione economica e del lavoro attuale che nelle edizioni passate avevano registrato un brusco calo e ora salgono rispettivamente del 35% e del 32% rispetto ad un anno fa anche se si attestano a valori assoluti tra i più bassi d’Europa: solo tre professionisti su 10 oggi si dichiarano soddisfatti della situazione economica e del mercato del lavoro. Tuttavia, se l’orizzonte si posta a una visione prospettica dei prossimi 6 mesi, quasi un italiano su due (47%) pensa che il prossimo semestre sarà caratterizzato da un andamento economico positivo, con una crescita del 25% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Concentrando il focus sul mercato lavorativo, sono il 41% i professionisti che si dichiarano ottimisti sui prossimi 6 mesi (con un +25% rispetto al 2016).
“I dati emersi confermano i trend che abbiamo identificato confrontandoci con le aziende ogni giorno rispetto alle loro politiche di occupazione: le imprese tornano ad assumere con particolare vigore nei settori dell’automazione industriale, componentistica, automotive, e chimico. Ottima anche tutta la filiera dell’alimentare e del Made in Italy di qualità: prevediamo infatti per il 2018 un incremento delle nostre offerte di lavoro, che si stima oscillerà tra almeno il 15% e il 20%.” commenta Tomaso Mainini, Managing Director di PageGroup.
Prospettive in chiaroscuro per gli indici che riguardano la visione della propria condizione professionale: se il 55% riconosce nel proprio lavoro una possibilità per acquisire e sviluppare nuove competenze, solo il 43% ritiene soddisfacenti le prospettive di carriera. Per quanto riguarda l’accesso a nuove posizioni invece, un manager su tre (33%) ritiene che basterebbero tre mesi per trovare un nuovo lavoro.
Cala infine (-2%) rispetto allo stesso periodo del 2016 il numero di professionisti che si dichiarano soddisfatti dell’equilibrio tra vita e lavoro: oggi in Italia ad aver raggiunto un worklife balance soddisfacente sono poco meno che 4 professionisti su 10.