Le due associazione firmano un patto per favorire la distribuzione della fibra ottica in aree a fallimento di mercato: primo esperimento nelle zone terremotate in Umbria
Assoprovider e Legacoop uniscono le forze per favorire la distribuzione di banda ultralarga con fibra ottica in aree a fallimento di mercato. Questo è l’obiettivo dell’accordo tra l’Associazione dei Provider Indipendenti e Legacoop, organizzazione che sviluppa servizi e progetti per le imprese cooperative.
«Questo accordo è “figlio” delle battaglie che Assoprovider ha compiuto negli anni per permettere alle cooperative di presentarsi sul mercato come operatori di comunicazione e offrire servizi Internet. Con Legacoop supportiamo quei cittadini e quelle imprese che si organizzano in cooperative per favorire la distribuzione di banda ultralarga su territori a fallimento di mercato», spiega Giovanbattista Frontera, vice Presidente di Assoprovider.
Questo è il principio sulla base del quale nasce l’accordo che si configura come scambio di competenze tra le due associazioni: «Assoprovider mette il suo knowhow tecnico e la sua esperienza, mentre Legacoop offre la sua rete capillare di cooperative sul territorio».«Per noi è fondamentale – spiega il vicepresidente di Legacoop nazionale Carmelo Rollo – che l’offerta dalla banda larga raggiunga tutti i territori, anche le aree interne dove per le grandi compagnie è meno vantaggioso investire, affinché l’innovazione possa offrire a tutti maggiori opportunità».
Nell’idea di Legacoop e Assoprovider, le cooperative si presenteranno come gruppi di acquisto di servizi Internet. Come soci della cooperativa potranno godere di diversi vantaggi. Come, per esempio, avere più potere contrattuale nei confronti di tutti gli operatori inclusi i big player del mercato e cambiare più agevolmente operatore, se non soddisfatti dei prezzi e della qualità dei servizi. I vantaggi sono anche per gli operatori stessi che potranno farsi concorrenza senza rendite di posizione o monopoli.
Il primo esperimento di questa collaborazione inizierà in Umbria, nelle zone duramente colpite dal terremoto, poi sarà la volta della Puglia. Tra le prime azioni ci sarà quella di raccogliere le adesioni dei cittadini per la creazione di gruppi interessati a utilizzare le risorse frequenziali, cavidotti, fibra, necessari per connettersi a servizi di telecomunicazioni. Così le associazioni pensano di creare delle buone pratiche da poi esportare su altri territori.
Assoprovider e Legacoop hanno scelto di realizzare l’iniziativa insieme soprattutto in virtù dei principi comuni che condividono: «L’accesso alla Rete è una questione di democrazia perché garantisce l’uguaglianza tra i cittadini. Lo Stato deve adottare le misure necessaire per garantire ad ogni singolo individuo o qualsiasi organizzazione di realizzare in modo autonomo qualunque servizio digitale ICT, soprattutto a quelli che operano in territori dichiarati a fallimento di mercato dagli operatori economici finora autorizzati. L’accordo segue questa strada», spiegano i portavoce delle associazioni.