WhatsApp testa i pagamenti P2P in India

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La piattaforma di chat si appresta a diventare anche uno strumento per lo scambio di moneta digitale. La versione beta verrà rilasciata entro marzo

Gli utenti indiani di WhatsApp potranno presto sperimentare come ci si sente a scambiarsi soldi tra le finestre del popolare servizio di chat. Grazie al rilascio di una versione beta in arrivo entro marzo, la popolare piattaforma di Facebook fa un balzo deciso nel mondo del P2P, con tutti i vantaggi di una comunicazione semplice, veloce e onnipresente.

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Non ci sono dichiarazioni ufficiali ma pare che i dipendenti del team dedicato in India stiano già provando la funzione che presto sarà disponibile per circa l’1% degli iscritti nel paese, un numero chiuso necessario a circoscrivere le eventuali problematiche e risolvere senza troppi patemi le debolezze di un sistema che dovrà farsi trovare pronto per un lancio globale prima o poi nel corso dei prossimi mesi.

Rivale pericoloso

Non è un caso se WhatsApp abbia deciso di testare il P2P proprio in India. Qui sono attive già un bel po’ di compagnie nel campo del peer-to-peer finanziario, anche grazie alla lungimiranza mostrata dalle banche e dagli istituti di credito che operano internamente nell’adottare un’interfaccia comune che semplifica i processi di pagamento e trasferimento. La UPI (Unifield Payments Interface) indiana collega le banche aderenti alle app mobili, permettendo uno scambio istantaneo e sicuro.

Le esperienze di Google Tez, Paytm e BHIM sono la dimostrazione di quanto il governo e le aziende private abbiano voglia di collaudare servizi innovativi, a vantaggio dell’interoperabilità su più piattaforme. Viene facile pensare al prossimo futuro, quando un largo uso di WhatsApp Business e l’integrazione del P2P daranno vita a un nuovo modo di concludere un affare in mobilità, con bonifici e fatture saldate direttamente via chat.

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