Se l’all-flash sposa l’intelligenza artificiale e il machine learning: le nuove frontiere dello sviluppo del principale player dello storage di nuova generazione, che rafforza la propria presenza anche sul mercato italiano
Ormai non più pioniere dello storage flash, ma vero protagonista del mercato, Pure Storage continua a incassare consensi, sia dal mercato sia dagli analisti. L’ultimo riconoscimento è quello annunciato a inizio gennaio da IDC, che ha nominato Pure Storage come Leader nel MarketScape Worldwide All-Flash Array 2017 Vendor Assessment, evidenziando che “le strategie di Pure Storage nei settori del NVMe e cloud predictive analytics, nonché nell’ambito della customer experience e del rinnovamento tecnologico, con il programma Evergreen Storage, hanno avuto un impatto davvero notevole per l’azienda”. Niente male davvero, per una società che a meno di dieci anni di vita, visto che è nata in California nel 2009, ha già bruciato molte tappe, ed è oggi una solida realtà con oltre 2.000 persone occupate, più di 4.000 clienti in tutto il mondo e un fatturato del trimestre concluso al 31 ottobre scorso, con ricavi pari a 277,7 milioni di dollari. Merito sicuramente dell’essere stati tra i primi a proporre array storage basati esclusivamente sulle memorie flash, che sono come noto quelle allo stato solido e senza le parti in movimento dei sistemi tradizionali, ma anche per aver portato sul mercato il concetto di “evergreen storage”, come lo definiscono in azienda per indicare la possibilità di effettuare upgrade senza migrazione storage ma in modalità online e senza interruzioni nel business, grazie anche al fatto che ogni tre anni Pure Storage sostituisce i controller nelle macchine presso il cliente con altri più aggiornati, in una sorta di abbonamento.
Struttura completa
«Se l’elemento tecnologico è sicuramente alla base del nostro continuo successo, con le nostre soluzioni di storage software driven diverse da tutto ciò che è sul mercato, un ruolo importante è giocato anche dal nostro modello di business unico, basato sul concetto di evergreen storage che ha zero impatti di carattere negativo sulle prestazioni», conferma in una conversazione con Data Manager Mauro Bonfanti, Regional Director Italy di Pure Storage. La presenza diretta nel nostro Paese, iniziata circa tre anni fa, si avvale di una filiale «con una struttura completa, con team di vendita, prevendita e marketing, cioè con tutte le funzioni tipiche di una country matura», evidenzia Bonfanti, sottolineando che anche in Italia il modello di go to market è 100 per cento canale. Un canale che «cresce sia nel numero sia nella soddisfazione, nostra e loro», prosegue Bonfanti, precisando che nell’ultimo anno e mezzo «abbiamo raddoppiato il numero dei partner grazie anche al programma dedicato, che ci ha consentito di ottenere un assetto di VAD e VAR ormai ben consolidato ed efficace».
Contesti applicativi evoluti
Per quanto riguarda l’anno appena iniziato, le aspettative sono di proseguire nella crescita, anche in virtù dell’allargamento della gamma prodotti, che «oggi ci consente di coprire a 360 gradi tutte le esigenze di infrastruttura storage, con l’aggiunta della nuova offerta dedicata alla gestione di dati non strutturati, anche in contesti applicativi innovativi che fanno uso dell’intelligenza artificiale e del machine learning per l’aggregazione e la correlazione dei dati rilevanti per il business, in ottica di reale big data analytics», fa sapere Bonfanti. Il riferimento è al consolidamento della collaborazione con Nvidia e all’accordo siglato con PNY Technologies, il distributore di prodotti enterprise di Nvidia nell’area EMEA: «La tecnologia DGX-1 di Nvidia si trova al cuore degli ambienti più sofisticati di analytics e deep learning. Grazie alla nostra solida partnership con Nvidia a livello globale e ai recenti accordi siglati con PNY Technologies, contiamo di poter aiutare molti clienti a ridurre i loro cicli di analisi e i tempi necessari a implementare progetti innovativi per estrarre valore dai dati in maniera consistente, utilizzando il machine learning e l’artificial intelligence, applicazioni che la nostra piattaforma FlashBlade è particolarmente adatta a supportare», conclude Mauro Bonfanti.