Niente virus: è Yuzu il primo vero emulatore di Nintendo Switch

Nei mesi scorsi gli hacker avevano diffuso online parecchi software fake che promettevano di riprodurre su PC l’esperienza della console ibrida ma questa volta ci siamo davvero

Non è una fake news e nemmeno una notizia da prendere con le molle: Yuzu è davvero il primo emulatore di Nintendo Switch per computer. La cautela nell’approcciare la notizia è stata massima perché memori di quanto accaduto nei mesi scorsi, quando diversi pacchetti erano stati diffusi online con la promessa di contenere programmi di emulazione della console giapponese, rivelatisi poi malware e virus creati ad-hoc.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

E invece, un team di sviluppatori indipendenti ha confermato l’esistenza di un software che promette di portare sullo schermo del PC le avventure di Zelda e di Super Mario, pubblicate in esclusiva per l’ibrido che ha riscosso parecchi risultati positivi in giro per il mondo, portando a casa anche il titolo di console venduta più velocemente in un mercato difficile come quello degli States.

Come funziona

Seppur ci sia l’ufficialità del progetto, Yuzu non è ancora scaricabile. I ragazzi artefici dell’opera hanno pubblicato alcune immagini che riprendono l’emulatore in esecuzione, sebbene il gioco mostrato non sia un must-have del 2017 ma solo Space Game, un 2D già giocabile sulla console. Resta da capire in che modo Nintendo affronterà la questione, che apre un nuovo capitolo nel mondo della pirateria in ambito videoludico.

Anche in passato, nonostante la compagnia avesse sviluppato dispositivi teoricamente privi di possibilità di hacking (pensiamo alla Nintendo DS), gli appassionati e smanettoni erano riusciti a valicare le misure di protezione del software tramite schedine (le famose R4), che consentivano di installare a bordo giochi scaricati illegalmente e altri programmini di terze parti, non ospitati sugli store ufficiali. Per quanto riguarda Yuzu c’è da attendere e il rischio fail è dietro l’angolo, se non altro per il clamore che l’iniziativa ha suscitato nelle ultime ore.

Leggi anche:  Musk aggiorna il suo chatbot che ora è multimodale