L’Ue multa Qualcomm: “Pagò Apple per avere l’esclusiva”

Qualcomm Snapdragon 845

Qualcomm è stata multata dall’Antitrust Ue di 997 milioni di euro per aver stretto un accordo con Apple che le impediva di utilizzare chipset prodotti dalla concorrenza

Qualcomm ed Apple hanno in questo momento un rapporto decisamente conflittuale ma comunque il loro sodalizio per la fornitura di chip destinati ad iPhone e iPad dura da diversi anni. Dietro l’accordo stretto tra le due, che ha scatenato una battaglia legale di cui ancora non si vede la fine, ci sarebbe però un risvolto che ha frenato la concorrenza nel settore dei processori. L’Antitrust Ue ha imposto a Qualcomm una multa di ben 997 milioni di euro per aver sostanzialmente pagato Apple per non affidarsi ai concorrenti per la fornitura di componenti fondamentali per i suoi dispositivi.

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Secondo l’organo europeo che tutela il mercato, l’azienda di San Diego ha abusato della sua posizione dominante nel settore dei chipset impedendo “l’esercizio di una concorrenza fondata sulle qualità intrinseche” del prodotto. “Indipendentemente dalla qualità dei suoi prodotti, nessun concorrente ha potuto competere con efficacia con Qualcomm e i consumatori sono stati privati di una scelta più ampia in un settore caratterizzato da una forte domanda e un forte potenziale per le nuove tecnologie”, ha dichiarato la commissaria all’Antitrust, Margrethe Vestager.

Qualcomm ed Apple hanno firmato l’accordo nel 2011. Tra le clausole c’era la possibilità che la Mela avrebbe dovuto risarcire il produttore nel caso in cui si fosse affidata ad altre aziende per la fornitura di chip LTE. Il patto è stato rinnovato nel 2013 per altri tre anni nonostante l’azienda di Cupertino avrebbe preferito Intel come suo fornitore e avesse in più occasioni tentato di slegarsi da Qualcomm. L’abuso da parte di quest’ultima, sottolinea l’Antitrust, non risiede nello sconto ottenuto dalla Mela quanto nella “condizione di esclusività che priva i concorrenti della possibilità di esercitare la concorrenza”. La multa da 997 milioni di euro è stata calcolata in base alla natura dell’illecito e la sua durata ed è pari al 4,9% del giro d’affari di Qualcomm nel Vecchio Continente nel 2017.

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