Kaspersky Lab scopre Skygofree

Un dispositivo su due è stato colpito dal malware data-stealing Redline

I ricercatori di Kaspersky Lab hanno scoperto un nuovo malware mobile avanzato, attivo dal 2014 e progettato per condurre attività di cyber spionaggio mirato, che ha fatto registrare vittime in Italia.

Il malware, chiamato Skygofree, comprende funzionalità mai trovate in the wild in passato, come la registrazione di audio in base alla geolocalizzazione dei dispositivi infettati. Lo spyware viene distribuito attraverso pagine web che imitano i siti dei principali operatori di reti mobile.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Skygofree è uno spyware sofisticato e multilivello che concede ai cyber criminali il pieno controllo remoto del dispositivo infettato. Dopo la creazione della prima versione alla fine del 2014, ha subito costanti aggiornamenti e ora include la possibilità di “origliare” le conversazioni e i rumori dell’ambiente circostante quando il dispositivo entra in un luogo specifico – una funzionalità che non era mai stata trovata in the wild. Altre innovative funzionalità avanzate includono la possibilità di usare le impostazioni di accessibilità per rubare i messaggi WhatsApp e la capacità di collegare il dispositivo infettato alle reti wi-fi controllate dai cyber criminali.

Il malware include diversi exploit per ottenere i permessi di root ed è in grado di catturare immagini e registrare video, ottenere l’elenco delle chiamate, SMS, informazioni sulla geolocalizzazione, eventi nel calendario e dati aziendali archiviati nella memoria del dispositivo. Una funzionalità speciale consente di aggirare una funzionalità per il risparmio della batteria implementata da uno dei maggiori vendor: il malware si inserisce nell’elenco delle “app protette” per non venire disattivato automaticamente quando lo schermo è spento.

I cyber criminali sembrano interessati anche agli utenti Windows e i ricercatori hanno scoperto diversi moduli sviluppati recentemente che prendono di mira questa piattaforma.

Leggi anche:  Cybersecurity: solo un’organizzazione su tre è in grado di gestire la sicurezza informatica 24 ore su 24

La maggior parte delle landing page nocive usate per diffondere il malware sono state registrate nel 2015, quando, secondo la telemetria di Kaspersky Lab, la campagna di distribuzione è stata più attiva. La campagna nociva è ancora in atto e il dominio più recente è stato registrato a ottobre 2017. I dati indicano che attualmente sono state colpite diverse vittime, tutte in Italia.

“I malware mobile di alto profilo sono estremamente difficili da identificare e bloccare e gli sviluppatori di Skygofree hanno sfruttato questo fattore a proprio vantaggio, creando e sviluppando uno spyware in grado di spiare gli obiettivi senza destare sospetti. In base agli artefatti scoperti nel codice del malware e alla nostra analisi dell’infrastruttura, siamo piuttosto sicuri che il malware Skygofree sia stato sviluppato da un’azienda IT italiana che offre soluzioni di sorveglianza, come HackingTeam”, ha commentato Alexey Firsh, Malware Analyst, Targeted Attacks Research, di Kaspersky Lab.

I ricercatori hanno scoperto 48 comandi differenti che possono essere implementati dai criminali, offrendo la massima flessibilità d’uso.

Per proteggersi dalle minacce mobile più avanzate, Kaspersky Lab consiglia fortemente di implementare una soluzione di sicurezza affidabile in grado di identificare e bloccare queste minacce sugli endpoint, come Kaspersky Security for Mobile. Gli utenti dovrebbero inoltre fare attenzione alle email ricevute da persone o aziende sconosciute o con richieste o allegati inattesi – e verificare sempre l’integrità e l’origine dei siti web prima di cliccare sui link. In caso di dubbio, è sempre meglio chiamare il service provider per una verifica. Gli amministratori di sistema, a loro volta, dovrebbero attivare la funzionalità di Application Control della propria soluzione di sicurezza mobile per controllare i programmi potenzialmente dannosi vulnerabili a questi attacchi.

Leggi anche:  La direttiva NIS2 svuota le risorse delle organizzazioni: il 95% delle aziende EMEA utilizza altri fondi per rispettare la scadenza