Huawei VR 2 è il visore che si può attaccare a smartphone, tablet e PC

La realtà virtuale domestica è oramai alla portata di tutti e anche la compagnia cinese è pronta a sbarcare in Europa con il suo visore

Lo avevamo visto per la prima volta nel 2016  poi nulla più. A distanza di quasi due anni, Huawei aggiorna il suo VR 2, un classico visore per la realtà virtuale domestica. A differenza di tutto ciò che c’è in giro, l’accessorio della cinese è diverso per estetica e funzioni dalla concorrenza di Samsung, Google, HTC e Oculus. A conti fatti, il VR 2 è il vero ibrido per chi vuole godere del virtuale a casa, godendosi immagini in altissima definizione ma dal prezzo (si spera) contenuto. In cosa dunque differisce il gadget dal resto? In un solo particolare ma determinante: all’interno della plancia non va inserito alcuno smartphone seppur non vi sia nemmeno un processore di bordo atto a gestire app e giochi in 3D.

Come funziona

In che modo dunque si accede al virtuale? Semplice, agganciando il visore tramite cavo USB-C al telefonino, tablet o computer. Sembra un paradosso per un mercato che va sempre più verso il wireless e la libertà nei movimenti ma in verità questa può rivelarsi una strategia vincente. Il motivo è semplice ed è racchiuso in una parola: versatilità. Se si vuole accedere a qualche gioco o applicazione di qualità ma lontana dai lidi delle esperienze più elevate, basta connettere VR 2 allo smartphone Android, anche se non è chiaro se la piattaforma di base sarà un ecosistema proprietario Huawei o Google DayDream (come sembra probabile).

La voglia è quella di provare qualcosa di meglio? Bene, basterà agganciare il cavetto dell’accessorio al computer Windows 10 e lasciare che il processore faccia il duro lavoro di calcolo. Il tutto poi verrà diffuso lungo il display da 3K con refresh rate a 90Hz. Non abbiamo data di rilascio e prezzo al pubblico ma pare che il suo arrivo sia questione di poco, perlomeno negli USA.

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