Huawei Pay sbarcherà al di fuori della Cina grazie all’accordo con UnionPay. L’espansione inizia dalla Russia e dai mercati dell’Europa orientale
Apple e Samsung hanno le loro piattaforme per i pagamenti contactless e Huawei, che si sta imponendo come terza forza nel settore smartphone, non può essere certamente da meno. L’azienda cinese nel 2016 ha lanciato Huawei Pay e si prepara a renderlo disponibile ben oltre i confini della sua terra natia. Il produttore di Shenzhen ha stretto un accordo con UnionPay International per l’espansione globale del suo servizio.
Huawei Pay, sottolinea l’azienda in una nota, consente di effettuare pagamenti da smartphone semplicemente avvicinandolo a un POS abilitato al pagamento rapido tramite UnionPay. La piattaforma è supportata da 66 istituiti bancari ed è compatibile con 20 modelli di device tra smartphone (compresi quelli della linea Honor) e smartwatch. L’anno scorso tramite Huawei Pay sono inoltre state effettuate transazioni per un valore di 4 miliardi di Yuan.
I primi utenti non cinesi a beneficiare di questa novità saranno quelli residenti in Russia ma in futuro si prospetta un’espansione in “altri mercati dell’Europa orientale”. Ancora non è possibile prevedere quando Huawei Pay arriverà anche in Italia ma guardando ai rivali Samsung Pay ed Apple Pay è probabile che bisognerà attendere diversi mesi se non anni. Huawei ha comunque piani molto ambiziosi nei confronti del mercato internazionale, Italia compresa. L’azienda ha annunciato che si prepara al lancio europeo del suo app store e di una piattaforma per lo streaming di film e serie TV in stile Netflix. Gli Stati Uniti invece sembrano essere piuttosto ostili nei suoi confronti. Il Congresso ha spinto affinché non si chiudesse l’accordo con AT&T per la distribuzione di Huwei P10 nel Paese e sta valutando l’embargo dei suoi prodotti e di quelli di Zte per tutelare la sicurezza nazionale.