Alphabet ha completato l’acquisizione di Redux e della tecnologia che trasforma qualunque superficie in un trasmettitore audio
Alphabet, holding che racchiude tutte le attività di Google, ha concluso una nuova acquisizione che potrebbe fornire a Big G un certo vantaggio competitivo in ambito mobile. Il colosso di Mountain View ha acquistato Redux, startup britannica che ha brevettato un sistema che consente di trasformare il display dello smartphone in un vero e proprio altoparlante.
Secondo quanto riporta Bloomberg, l’offerta di Google è arrivata a metà agosto ma l’operazione si è conclusa soltanto il 13 dicembre grazie alla mediazione della sussidiaria irlandese di Big G, che ha unificato tutti i suoi servizi finanziari nella piattaforma Pay. Le due aziende non hanno voluto commentare la notizia né sono stati rivelati i termini economici dell’accordo. Il sito di Redux è attualmente non raggiungibile e ciò dovrebbe confermare che l’acquisizione è effettivamente avvenuta.
La startup con sede a Cambridge e fondata da Nedko Ivanov nel 2013 non solo ha ricevuto un finanziamento di 5 milioni di dollari da parte del fondo Arie Capital ma stando alla sua pagina di LinkedIn dispone di oltre 178 brevetti depositati. La tecnologia più interessante resta però quella che consente di trasmettere suoni direttamente dal display. Eliminare gli altoparlanti all’interno di uno smartphone significa liberare spazio per altri componenti come batterie più capienti rispetto a quelle oggi in uso. I telefoni in futuro potranno quindi diventare ancora più sottili. Ancora non è chiaro come Google voglia sfruttare il know how di Redux ma è evidente che il suo supporto sarà fondamentale per la progettazione dei prossimi modelli di Pixel e forse anche per dispositivi domestici come Home.