Saranno oltre 20 mila i professionisti che entreranno a far dello staff della Mela tra nuovi e vecchi uffici, tra cui il quartier generale da scoprire entro l’anno
L’economia americana si basa in gran parte sulle multinazionali hi-tech. Dopo esser partiti dalla Silicon Valley, i big hanno posizionato locali strategici in lungo e in largo per gli States, creando occupazione e incentivando la produttività interna che è tanto cara a Donald Trump. Proprio il tycoon sarà felice di sapere che entro la fine del 2018 Apple svelerà la location del suo nuovo quartier generale, pronto ad ospitare migliaia di ingegneri e professionisti.
Lo ha affermato la stessa compagnia, spiegando come la mossa porterà nelle casse del governo 350 miliardi di dollari in contributi nei prossimi cinque anni. Poco si sa circa il progetto di Cupertino se non che, come già successo ad Austin in Texas, la nascente struttura si focalizzerà principalmente sul ruolo tecnico dei dipendenti per poi (ma non è sicuro) aprirsi magari ad altre attività (la Apple Car?).
Più moneta per Washington
Attualmente ci sono circa 84 mila dipendenti Apple in giro per gli Stati Uniti, che presto saranno incrementati di ulteriori 20 mila, da dislocare sia negli uffici preesistenti che in quelli di prossima fattura. “Apple ha una storia di successo che poteva aver luogo solo in America – si legge sul post pubblicato sul sito ufficiale – per questo siamo fieri di aver supportato la crescita dell’economia del nostro paese.
Abbiamo un profondo senso di responsabilità nel restituire alle persone che hanno creduto in noi quanto si meritano”. Nonostante i numerosi dissensi tra l’attuale governo e la Mela, Apple è il principale contribuente federale privato, con circa 38 miliardi di dollari versati in tasse di rimpatrio, sulla scia delle recenti modifiche alle leggi interstatali.