Passepartout, la carica delle app

L’accelerazione sulla parte servizi e app sta dando ottimi riscontri, come confermato dal successo del marketplace PassStore e dalle crescenti attività di PassWeb

Come ama sottolineare spesso Stefano Franceschini, fondatore e presidente di Passepartout, la scelta strategica della software house sammarinese è da sempre quella di crescere non per acquisizioni ma per linee interne, facendo leva su una rete di partner e di clienti molto fidelizzati. A questo scopo, la società propone da tempo anche nuovi servizi, volti a impegnare ancora di più i partner nel coinvolgere i clienti su una pluralità di aspetti, come per esempio sulla realizzazione di app, siti internet e servizi di web marketing, ma anche su corsi specializzati o su laboratori specifici. Non per caso, quando a maggio 2017 si è tenuto l’annuale evento dedicato al canale di Passepartout, è stato evidenziato il cambio nel payoff, modificato in “Software e servizi gestionali” proprio con l’intenzione di definire ancora meglio la vocazione della società, da tempo specializzata nel settore delle applicazioni gestionali dedicate al mondo delle PMI, dei commercialisti e del settore HoReCa.

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I NUMERI DI UN SUCCESSO

Dell’accelerazione sulla parte servizi e app, che hanno il loro fulcro in PassStore, l’area di scambio B2B per la raccolta, la qualificazione e la condivisione del patrimonio applicativo disponibile nell’ecosistema Passepartout, Data Manager ne ha parlato con Stefano Benzi, direttore Applicazioni della società, che ha sottolineato l’ottimo andamento della nuova proposta. «Nell’arco di sei mesi sono state pubblicate 62 app, di cui quattro sono su commessa: oltre a realizzare app standard, riceviamo anche richieste per app su misura su progetti piuttosto interessanti» – spiega Benzi, rivelando anche che «stiamo sviluppando app anche di tipo EDI, per esempio con Amazon, per integrare i dati tramite il loro ciclo fornitori, e anche in questo caso si tratta di un lavoro molto interessante che ci sta dando notevoli soddisfazioni». Per fornire un’idea più precisa del successo delle app, il direttore Applicazioni di Passepartout rivela che in un anno e mezzo sono state scaricate «oltre duemila app, delle quali sono attive, cioè utilizzate costantemente, esattamente 1.260, su un totale di 861 aziende».

OBIETTIVO FIDELIZZAZIONE

L’obiettivo di fondo dell’accelerazione di Passepartout sulle app è quello di «incrementare la fidelizzazione degli utenti finali, e questo è dimostrato anche dal fatto che non poche delle applicazioni vengono commercializzate a prezzi non elevati: l’obiettivo primario non è quello di aumentare il fatturato con le app, ma spingere su una maggiore fidelizzazione dei clienti, con un disegno strategico più articolato rispetto a quello che potrebbe essere una semplice vendita di add-on sul software gestionale» – fa notare Benzi. Più in dettaglio, le app riguardano numerosi aspetti, partendo dall’area finanziaria, cioè quella riguardante i solleciti, gli insoluti o gli scadenziari evoluti, per arrivare agli aspetti commerciali come la raccolta ordini su tablet e smartphone. Analizzando le app più da vicino, quella per la gestione dell’antiriciclaggio si è invece attestata al primo posto per numero di vendite e installazioni, soprattutto presso i professionisti che utilizzano il software per commercialisti PassCom, mentre al secondo posto vi sono quelle legate al mondo mobile, come le app per la raccolta ordini su smartphone e tablet. «Le app su mobile hanno visto finora un numero di download nell’ordine delle 6-700 unità per quanto riguarda il Play Store, ovvero quello del mondo Android, mentre sul sistema iOS di Apple questo numero si è attestato fin qui a circa 400 download» – fa sapere Benzi. Inoltre, grande consenso sta raccogliendo anche l’app Customer Care, che permette l’amministrazione delle trattative e l’assistenza nel post vendita, e vi è infine molto interesse per l’app Analisi Finanziaria Clienti, con report basati sulla classificazione del rating dei clienti e sulla salute del credito dell’azienda.

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INTERFACCIA FAMILIARE

In sostanza, «si spazia dalla gestione amministrativa a quella commerciale, con app che implementano micro e macro funzionalità, configurandosi come veri e propri moduli in quanto sono realizzate con il nostro sistema proprietario di sviluppo e quando sono installate hanno la stessa interfaccia dei nostri sistemi» – prosegue Benzi. Il sistema di sviluppo di Passepartout ha, tra le altre caratteristiche peculiari, anche quella di contenere al suo interno diversi strumenti di personalizzazione, tra i quali spicca Data Track, uno strumento aggiunto recentemente che permette di realizzare software molto efficienti per l’analisi dei dati, in quanto questi vengono analizzati direttamente senza necessità di add-on. «Si possono navigare i dati direttamente, in quanto il sistema organizza il data base con la tecnica dei nodi: si può passare da un’informazione all’altra come se si stesse percorrendo una rete metropolitana, dove si può cambiare stazione, oppure tornare indietro o anche prendere un’altra linea» – spiega Benzi, sottolineando che «grazie a questo sistema si possono analizzare le informazioni senza soluzione di continuità».

SVILUPPI FUTURI

Per quanto riguarda gli sviluppi futuri, «mentre finora abbiamo operato per realizzare app che funzionassero in maniera disconnessa, cioè in locale e con la possibilità di sincronizzare i dati una volta che ci si sia loggati nuovamente, adesso abbiamo iniziato a sviluppare tool per operare in modalità sempre connessa, e con la possibilità di riconnettere l’utente nello stesso punto e nella stessa situazione in cui si trovava quando vi è stata la disconnessione della linea» – racconta Benzi. Ma non solo: «In questo periodo in cui si parla molto di Industria 4.0, stiamo sviluppando anche app per la logistica e per misurare i processi produttivi interni delle aziende, dove servono app sempre connesse per rilevare costantemente il flusso dei dati, relativo alle operazioni di produzione» – prosegue Benzi. Il framework “sempre connesso” sarà disponibile, anticipa Benzi, nei primi mesi del prossimo anno, e sarà oggetto di una presentazione in grande stile nel corso della prossima User Conference del canale che si terrà nel corso del 2018, dopo le prime anticipazioni della nuova modalità operativa illustrate nel corso di un ciclo di eventi tenutisi nello scorso mese di ottobre.

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IL RUOLO DEI PARTNER

Infine, la divisione di Stefano Benzi ha anche l’importante compito di realizzare per conto terzi siti vetrina e siti e-commerce, completamente integrati al gestionale Passepartout utilizzato, e sviluppati a partire da un modello prestabilito o sulla base di specifiche esigenze dei clienti, operando soprattutto con le PMI e per il mondo hospitality e retail. «Siamo partiti con questa attività da circa un anno e abbiamo già numerose realizzazioni al nostro attivo, basate sul nostro content management system denominato PassWeb» – fa sapere Benzi. Anche in questo caso, l’obiettivo di fondo è quello della fidelizzazione: «Puntiamo sul rapporto con il cliente per avere soluzioni integrate con un unico fornitore, in un modello di go-to-market nel quale la nostra rete di partner rimane l’elemento centrale di riferimento, anche in considerazione del fatto che i partner stessi possono fare business sul nostro sito insieme a noi: questa opportunità è già stata colta da 10 partner, per un totale di 200 app commercializzate a tutt’oggi» – conclude Stefano Benzi.