Scegliere soluzioni innovative non vuol dire seguire una strada complessa. È la tecnologia a collegare cose, persone e processi
Spesso parliamo di trasformazione digitale riferendoci a ciò che può essere, ai vantaggi che è in grado di portare alle aziende e ai livelli di ottimizzazione promessi. La digital transformation, come concetto a sé, non vuol dire nulla, o almeno, necessita di essere contestualizzata e calata nelle diverse realtà di applicazione. Se c’è un effetto, concreto, che la digitalizzazione dei processi ha causato, è la comparsa di nuovi soggetti di business, come peraltro ha evidenziato Forbes. La rivista ha sottolineato che il 70% delle prime 10 aziende per fatturato nel 2016 non era presente nella famosa classifica stilata nel 2006. Il motivo? La nascita di gruppi più ampi, frutto di acquisizioni, fusioni o addirittura fallimenti. Insomma, la digital transformation ha generato un impatto incredibile, di cui ancora oggi avvertiamo le conseguenze, non sempre positive ma forse necessarie.
Tra gli attori che più di altri lavora per consentire un avanzamento tecnologico delle compagnie verso la digitalizzazione c’è SAP. Il marchio tedesco, una realtà multinazionale consolidata, ha scelto la suggestiva location della mostra milanese Leonardo3, dedicata all’eclettico inventore nostrano, per fare il punto sulla necessità di connessione che pervade l’intero ciclo innovativo a livello globale, nel quale SAP gioca un ruolo determinante. “Siamo pervasi da concetti come big data, machine learning, cloud, AI, pensando a come cambieranno il modo di lavorare in tanti settori eterogenei – ha spiegato Clemens Praendl, Senior Vice President and Head of Cloud Platform, SAP EMEA and MEE – eppure paradigmi simili hanno già modificato le abitudini dei nostri clienti. La SAP Cloud Platform ha oltre 6 mila utenti, più di 525 partner e un portfolio di 1.000 applicazioni disponibili sul SAP App Center. Gli esempi di adozione di soluzioni avanzate sono tanti, da Northern Gas Networks, che ha sostituito infrastrutture tradizionali con altre più moderne, a Vestas, operante nel campo dell’energia eolica, che con IoT e Big Data ha ridotto al 2% l’indice di LPF, il fattore di produzione persa. La scelta di una IaaS si sta rivelando vincente, soprattutto per le compagnie organizzate su diversi livelli, dunque abbastanza complesse”.
SAP Leonardo per l’architettura logica di una compagnia manifatturiera italiana #sapitalia pic.twitter.com/Mhaq3n4GJu
— Data Manager Online (@datamanager_it) 12 dicembre 2017
L’idea che SAP intende far passare è che il termine semplicità non è più contrapposto a quello di qualità, anzi, si tratta quasi di sinonimi. Nella pratica, scegliere strade che mirano dritto al futuro non presuppone know-how estremi e difficili da recuperare, quando al fianco hai chi sa supportare il digital journey, una definizione molto amata dai CEO più avventurieri.
La versatilità resa possibile da software e hardware odierni ha accelerato l’utilizzo di soluzioni dirompenti e prima impossibili, sia per le piccole e medie imprese, per via dei costi, che per le big company, a causa della difficoltà di portare dentro la piramide anche un solo briciolo di cambiamento.
“La tecnologia non è più un vincolo. Quelli che in passato erano dei paletti che bloccavano alcuni progetti, per la difficoltà di personalizzazione e adattamento, ora non sono più presenti, grazie all’agilità delle piattaforme moderne, basate sul cloud” – ha detto Alessandro Passoni, Head of Sales SAP Cloud Platform, SAP EMEA South. Un esempio è dato dal Team AkzoNobel, che ha preso parte alla Volvo Ocean Race. La squadra di vela ha beneficiato della tecnologia di SAP Leonardo in un contesto per nulla usuale, che pure si è rivelato pronto ad accettare la sfida. Con SAP, i ragazzi in mare hanno messo in piedi un ecosistema di rilevamento biometrico basato sulle prestazioni dei singoli e sull’ambiente circostante, del tutto instabile. “Le componenti IoT, Analytics, Big Data, machine learning, cloud, data intelligence, hanno permesso di realizzare una struttura completa e possibile con elementi alla portata di tutti, partendo da un banale Raspberry Pi” – ha affermato Paul Eringfeld, Principal Business Consultant, SAP Netherlands.
Operando ovunque, le innovazioni di SAP non hanno limiti e coinvolgono anche l’industria italiana. Lo stesso Passoni ha dato una panoramica molto ampia dei progetti in corso, che comprendono ambiti di intervento differenti. Si va dalla connected machine di IMA, alla piattaforma IoT per nuovi stream di servizi e prodotti di VELP Scientifica, fino all’esperimento della Provincia Autonoma di Bolzano, che ha implementato su piattaforma SAP una tecnica di passaggio di informazioni via blockchain, per validare in maniera più veloce e genuina i dati, sia tra le pubbliche amministrazioni che verso i cittadini.
La voglia c’è, gli investimenti pure, non resta che seguire Leonardo, nella sua scoperta del mondo.