Arriva in Italia l’all-in-one della Mela dalle caratteristiche tecniche avanzate, supporto alla realtà virtuale (in teoria) e un prezzo al rialzo
Atteso da mesi, anzi anni, finalmente è il momento del nuovo iMac Pro. Dopo essersi concentrata sulla gamma dei MacBook, Apple ha rinvigorito anche il comparto all-in-one, con una macchina che è francamente tra le più potenti (se non la più potente) sul mercato. A livello tecnico, il cuore è rappresentato da un Intel Xeon da 8 o 8 core, RAM disponibile fino a 128 GB (!), 4 TB di disco SSD e schermo da 27 pollici in risoluzione 5K (!!).
La scelta non è da tutti visto che guarda soprattutto ai professionisti che lavorano nel campo della grafica, sviluppo e design ma in un certo senso l’iMac Pro ha il potenziale per porsi anche come dispositivo consumer. Certo, spendere una cifra del genere non è da tutti, ma con un mezzo simile ci si porta a casa uno strumento di lavoro e anche di intrattenimento. Parliamo del display con super-risoluzione ma anche delle caratteristiche hardware che soddisfano pienamente i requisiti per fruire della realtà virtuale.
Cosa si può fare
Non vi è alcuna ufficialità ma è probabile che nel 2018 potremo usare l’iMac Pro con un paio di visori VR mainstream, proprio come accade oggi con i PC Windows. La novità non è banale almeno per due punti di vista. Il primo è quello degli sviluppatori che non dovranno più balzare da una piattaforma all’altra per creare app e giochi in 3D.
Il secondo guarda ovviamente ai consumatori, che potranno godere dei benefici di un comparto all’avanguardia privo di compromessi. Purtroppo una dotazione del genere si paga e pure tanto: 4.999 dollari (da capire il corrispettivo in euro) per il modello di base mentre non immaginiamo dove possa arrivare quello top, con CPU a 18 core, che in Italia arriverà ma da gennaio 2018.