Mercato del lavoro: avvio lento all’inizio del 2018

Capgemini assume oltre 1.100 talenti in Italia

I datori di lavoro italiani segnalano piani di assunzione generalmente modesti; solo le grandi aziende hanno una previsione pari a +16%

Il mercato del lavoro avrà un avvio lento nel primo trimestre del 2018. È quanto emerge dall’ultimo MEOS (ManpowerGroup Employment Outlook Survey) l’indagine trimestrale sull’occupazione di ManpowerGroup, leader mondiale nelle soluzioni strategiche innovative per la gestione delle risorse umane.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

I datori di lavoro italiani, infatti, segnalano piani di assunzioni generalmente modesti per i primi tre mesi del nuovo anno. Il sondaggio sull’occupazione di ManpowerGroup rivela che solo il 6% dei datori di lavoro prevede un aumento del personale mentre il 7% prevede una riduzione e l’84% non prevede alcun cambiamento. Adeguando i dati alle variazioni stagionali, la previsione si attesta quindi sullo 0%. Le intenzioni di assunzione sono 3 punti percentuali più deboli rispetto al trimestre precedente ma rimangono relativamente stabili rispetto al 1° trimestre 2017.

“I dati che emergono dal nostro sondaggio mostrano nel primo trimestre del 2018 non sono prevedibili sostanziali cambiamenti migliorativi nell’andamento delle assunzioni” – afferma Stefano Scabbio, Presidente Area Mediterranea, Nord ed Est Europa di ManpowerGroup – “I datori di lavoro assumono personale solo quando necessario, per essere più agili nel breve periodo e riuscire ad adattare costantemente i livelli di forza lavoro per poter soddisfare le diverse necessità. In Italia, ma anche in molti altri Paesi esaminati in tutto il mondo, ad un clima economico instabile corrisponde l’instabilità del mercato del lavoro”.

Confronti tra aree regionali

I datori di lavoro del Nord Est Italia prevedono un moderato aumento dell’organico nei prossimi tre mesi, riportando una previsione netta sull’occupazione di +6%. Tuttavia, le assunzioni dovrebbero diminuire nel Sud/Isole, dove il dato si attesta al -6%. I datori di lavoro del Centro Italia prevedono un andamento occupazionale incerto, riportando un dato di previsione di -1%, mentre nel Nord-Ovest si prevede un andamento occupazionale piatto, con una previsione pari a 0%.

Leggi anche:  CRIF Global Technologies, l’energia delle persone alimenta l’innovazione

Confronti settoriali

Si prevede che il numero dei dipendenti calerà in sei dei 10 settori industriali durante il primo trimestre 2018. I datori di lavoro del settore Minerario ed Estrattivo prevedono l’andamento del mercato del lavoro più debole, con una previsione netta sull’occupazione pari al -5%. La previsione per il settore dell’elettricità, del gas e dell’acqua si attesta al -4%, mentre i datori di lavoro sia del settore manifatturiero che di quello pubblico e sociale riportano previsioni pari a -3%. Tuttavia, si prevede una crescita degli organici in quattro settori, in particolare nei settori dell’agricoltura, della caccia, della silvicoltura e della pesca e nel settore delle costruzioni, con previsioni pari a +7%.

Confronto tra dimensioni aziendali

Per il primo trimestre del 2018, i datori di lavoro di tre delle quattro categorie relative alle dimensioni delle aziende prevedono un aumento del numero dei lavoratori. Le grandi aziende (250 o più dipendenti) segnalano piani di assunzione con una previsione netta sull’occupazione pari a +16%, mentre è prevista una crescita modesta degli organici delle aziende medie (50-249 dipendenti) pari al 5% e piccole (10-49 dipendenti) al 3%. Tuttavia, i datori di lavoro delle micro-aziende (meno di 10 dipendenti) segnalano una previsione incerta con un dato del -1%.