Indra sviluppa soluzioni che riducono le perdite di energia di oltre 170 milioni di euro

Indra seconda azienda più sostenibile al mondo nel suo settore

Secondo uno studio condotto dalla società sulla base della propria esperienza in merito a questo tipo di progetti, le soluzioni e i servizi implementati in questo ambito hanno comportato riduzioni annue assolute di quasi il 5%, con ROI (returns on investment) inferiori a un anno

Le soluzioni e i servizi di Indra per ridurre le perdite non tecniche (o commerciali) di energia nelle società utility (energia, acqua e gas) hanno contribuito al raggiungimento di riduzioni annue di quasi il 5%. In termini assoluti tali riduzioni hanno raggiunto oltre 170 milioni di euro all’anno, a seconda della dimensione dell’azienda. Inoltre, i ritorni dell’investimento ottenuti in questo processo – che comprende l’implementazione di soluzioni, la contrattazione di servizi e le ispezioni –  sono stati inferiori a un anno.

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Queste sono solo alcune delle principali conclusioni dello studio “Technical and non-technical Energy Losses Control: making electricity more affordable and accesible while reducing costs”, realizzato dall’azienda e basato sui progetti sviluppati in più di venti utility in Europa, America Latina e Africa. Il rapporto evidenzia che ciascun progetto orientato a ottenere ricavi richiede un approccio specifico, adattato alle esigenze di ogni società, dove è fondamentale definire le caratteristiche e l’origine delle perdite, avviare azioni efficaci per ridurle nel breve termine, al fine di ottenere risultati rapidi, e implementare politiche sostenute nel tempo.

“Le perdite commerciali possono ammontare fino al 40% delle perdite totali di energia e sono generalmente associate a diversi fattori, quali connessioni o manipolazioni illegali, difficoltà nel misurare il consumo effettivo o inefficienze nei processi interni di contrattazione, lettura e fatturazione di ogni azienda “, afferma Juan Prieto, Energy Control and Modelling manager di Indra.

In quest’ottica, l’offerta di Indra comprende servizi e strumenti che consentono: una diagnosi affidabile delle cause delle perdite, la progettazione delle azioni di recupero e il monitoraggio dell’impatto, migliorando l’implementazione della soluzione. È il caso di InGRID.ECL, un sistema che facilita: il monitoraggio e il controllo continuo delle perdite di energia attraverso la rete di distribuzione; l’impatto dei piani di recupero; i servizi di consulenza di Revenue Assurance per l’accurata diagnosi delle cause delle perdite; l’ottimizzazione dei piani di riduzione e, infine, i sistemi di analisi predittiva, che stimano il rischio di frode e mancato pagamento dei clienti attraverso la combinazione di diverse fonti di informazione (come ad esempio i dati storici sul consumo, la caratterizzazione della fornitura e l’arricchimento dei dati sociodemografici dell’ambiente).

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Questi sistemi eseguono bilanci energetici in modo continuo e sistematico su tutta la rete, che, combinati con moduli avanzati di analisi e visualizzazione, consentono il monitoraggio permanente della distribuzione delle perdite e della loro evoluzione temporale; a partire dai livelli di alta e media tensione fino al livello del cliente, dove identificano possibili usi fraudolenti, considerando i modelli di consumo degli end-users.

Ambiti complessi come l’individuazione delle frodi nelle aree rurali di difficile accesso hanno portato Indra a combinare i servizi analitici avanzati con le tecnologie di immagini satellitari, di droni e con le informazioni catastali per aumentare in modo sostanziale l’accuratezza nell’identificazione di collegamenti diretti e di frodi in questi ambienti.

“Capire le caratteristiche di base dei clienti dell’azienda e, inoltre, capire dove vi è la possibilità di nuove frodi è essenziale per tenere sotto controllo le perdite non tecniche. In effetti, abbiamo verificato che ispezionando il 10% delle forniture con la più alta probabilità di frode, è stato rilevato il 70% delle frodi reali “, afferma Juan Prieto.

Un investimento redditizio

Tra i principali fattori che influenzano il successo di progetti di questo tipo, ci sono: il livello di partenza dell’azienda, l’identificazione delle cause delle perdite, l’efficacia delle azioni stabilirne la riduzione e il livello di maturità dell’organizzazione. “Con un livello di perdite del 40% è possibile ottenere riduzioni in tre anni fino al 20%, mentre con un livello del 10% e con lo stesso sforzo, può essere raggiunto l’8% in tre anni. La nostra esperienza dimostra che le utility che hanno un’unità specializzata nella riduzione delle perdite stanno ottenendo rendimenti sull’investimento in sei mesi “, spiega Juan Prieto.

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Stando ai dati dello studio, indipendentemente dalle dimensioni dei mercati e dal prezzo delle risorse utilizzate per la produzione di energia, la riduzione delle perdite ha un impatto significativo sulla redditività. Come regola generale, maggiore è il costo delle fonti di energia, maggiore è l’effetto benefico della riduzione delle perdite non tecniche, grazie all’effetto combinato dell’aumento dei ricavi e della diminuzione delle spese. Dalla propria esperienza, la società ha riscontrato che un miglioramento del 5% delle perdite implica un aumento dei ricavi compreso tra gli 860 e i 4.300 milioni di euro all’anno, per un mercato medio di 50 Terawatt / ora (50 TWh), a seconda del prezzo dell’energia. Inoltre, la stessa riduzione delle perdite in un piccolo mercato (7 TWh), rappresenta un aumento dei ricavi compreso tra i 20 e i 60 milioni di euro.

La giusta combinazione di servizi e sistemi

Secondo lo studio di Indra, la scelta corretta per intraprendere l’investimento dipende soprattutto dal livello di maturità della riduzione delle perdite energetiche e comprende un’azione combinata di soluzioni di software e servizi di consulenza. Il tutto per analizzare i fattori, identificare le perdite più importanti, capire dove si verificano, stabilire il processo per concentrarsi sugli effetti più rilevanti dal punto di vista economico e attuare le misure e il monitoraggio per la quantificazione dei risultati ottenuti.

Così, ad esempio, un’azienda che intraprende per la prima volta un progetto di questo tipo può scegliere di utilizzare una piattaforma nel cloud sotto la modalità SaaS (Software as a Service), per limitare l’investimento iniziale di capitale in infrastrutture e ridurre il termine per ottenere i primi benefici economici. Un’altra opzione sarebbe quella di affidarsi all’outsourcing dei processi (BPO) per eseguire analisi di business e studiare la mappa delle frodi di rete prima di investire in un particolare sistema e prima di formare il proprio personale.

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D’altra parte, un’utility con una più ampia esperienza nelle politiche di assicurazione dei ricavi potrebbe essere più interessata ad integrare uno strumento di analisi aziendale con i l proprio sistema di gestione commerciale per realizzare una mappa delle perdite più accurata e per tracciare nuovi punti di frode. Allo stesso modo, qualsiasi strumento di dissuasione delle frodi sarebbe molto utile per un’azienda con una percentuale molto bassa di perdite non tecniche, come telecamere CCTV, immagini satellitari e ispezione delle strutture.

Le soluzioni di Indra per il mercato dell’Energia sono state implementate in più di 140 aziende di elettricità, acqua, petrolio e gas, presenti in più di 45 paesi. Attualmente, oltre 100 milioni di clienti in tutto il mondo sono gestiti utilizzando i sistemi sviluppati dalla società di consulenza e tecnologia.