Anche Huawei ha il suo Face ID

Apple voleva il Face ID sull’iMac ma lo ha scartato

Il sistema di riconoscimento del volto debutterà sul P11 in uscita a fine febbraio durante il Mobile World Congress

Se il primo trend nel settore della telefonia mobile è stato eliminare il tasto home dalla parte frontale per adottare il display full vision, il successivo sarà piazzare una fotocamera con sensore di ricostruzione 3D in stile Face ID. Apple ha già dato il via alle danze, non con pochi dubbi a riguardo dell’effettiva utilità del sistema, sia per la necessità di tenere il telefono in posizione ben precisa verso il volto che per l’opportunità di violarne la sicurezza, con stratagemmi che sembravano possibili solo con la scansione dell’iride di Android. Il fatto è che quando una tecnologia del genere, nuova e mai vista, colpisce gli utenti in massa, si rende necessario prima o poi un aggiornamento. Il primo potrebbe essere quello di Huawei, la compagnia cinese che è pronta a lanciare il suo sensore TrueDepth a bordo del P11 in uscita al Mobile World Congress di Barcellona.

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Cosa sappiamo

La tecnica sviluppata dalla seconda produttrice di smartphone al mondo è conosciuta come Point Cloud Depth Camera e seppur faccia il verso al Face ID, stando ai tecnici che hanno lavorato al sensore, questo è più veloce e sicuro della controparte di Apple. All’interno della fotocamera anteriore ci sono una serie di elementi hardware che sfruttano i raggi infrarossi per ricostruire il volto di un utente, sia a scopo di protezione che per animazioni ludiche. Insomma, tutto molto simile a quanto avviene su iPhone X, anche se qui pare che il sistema sia in grado di riconoscere un viso, e sbloccare il telefono, in soli 400 millisecondi, in pratica un record.

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Chi ci dice che vedremo Point Cloud Depth Camera sul P11? Nessuno ma visto che il secondo flaghsip della compagnia, il Mate 11, dovrebbe essere svelato nell’autunno 2018, è alquanto improbabile che la punta di diamante del semestre sia sprovvisto di tecnologie premium, oggi in grado di fare la differenza nella scelta di un terminale top.