Amazon ha brevettato un sistema di autodistruzione per i droni di Prime Air che ha lo scopo di ridurre la possibilità di danni a cose e persone in caso di caduta accidentale
Amazon è convinta che i droni saranno nel prossimo futuro la soluzione ideale per effettuare consegne a domicilio veloci, precise e puntuali. L’azienda di Seattle ha già iniziato da tempo la sperimentazione del suo servizio Prime Air nel Regno Unito e il prossimo passo sarà quello di valutare l’efficacia dei velivoli guidati da remoto in uno scenario urbano. Il colosso dell’e-commerce ha ancora moltissimi problemi da risolvere. Come raggiungere appartamenti interni a un palazzo? Come muoversi evitando ingorghi e traffico durante il volo? Cosa succede quando un drone si danneggia ed è costretto a un atterraggio di emergenza? Per quest’ultima questione pare abbia già trovato una soluzione. Instagram e Snapchat hanno i contenuti che si autodistruggono e Amazon ha pensato di applicare lo stesso concetto anche ai droni.
I mezzi di Prime Air sono piuttosto grandi e pesanti e se dovessero precipitare ci sarebbe un’elevata possibilità di creare seri danni a cose e persone. Il brevetto depositato da Amazon parla di un sistema che prevede l’utilizzo di un particolare controller in grado di disassemblare il velivolo in modo controllato. I componenti cadranno quindi gradualmente al suolo nel caso di gravi problemi come l’esplosione della batteria o la rottura dei motori. L’espulsione dei vari pezzi avverrà tramite l’utilizzo di molle, ganci e micro-cariche esplosive cercando di mantenere il più possibile l’integrità strutturale necessaria a consentire al drone di volare. La piattaforma avvierà la sequenza una volta individuata un’area sicura in base alle condizioni climatiche, il percorso del velivolo e la sua posizione.
Prime Air è ancora una tecnologia molto giovane e ci sono diversi brevetti a essa legata. Amazon ha anche realizzato un sistema di consegna con paracadute e stazioni di ricarica e atterraggio poste sui pali elettrici.