Continua a impressionare il tasso di aggiornamento degli smartphone Android al più recente sistema operativo. Gingerbread e Ice Cream Sandwich destinati a sparire
I più recenti dati del portale Android Developer mettono in mostra la rapida ascesa di Oreo. La versione 8.0 del sistema operativo è già sullo 0,3% di tutti i dispositivi col robottino verde attivi al mondo. Sembra una percentuale minima, e così è rispetto alle big release precedenti, ma nel dettaglio corrisponde a migliaia di smartphone dei pochissimi disponibili all’aggiornamento. Di questi, i Pixel 2 e Pixel 2 XL arrivano già con Oreo a bordo, stessa cosa per gli Xperia XZ Premium, mentre i vari Nexus, OnePlus 3 e OnePlus 3T hanno ricevuto l’update nelle scorse settimane, con la promessa che i top di gamma Samsung, LG, Huawei e HTC lo vedranno entro i primi mesi del 2018. In 30 giorni, Oreo è passato dallo 0,2% allo 0,3%, con un trend che a questo punto porterebbe l’ultimo OS a raggiungere cifre importanti già nel prossimo semestre.
Adozione più veloce
Rispetto al passato, pare che i produttori abbiano velocizzato i processi interni di ricezione e personalizzazione dei firmware, così da rendere disponibile l’aggiornamento in tempi più brevi. Uno dei player principali, come Samsung, già da qualche settimana ha rilasciato un paio di beta di Oreo per il Galaxy S8 e Galaxy S8+, così da ricevere molti più feedback dagli utenti rispetto ai limitati test svolti in precedenza. L’ascesa di Android 8 porterà le release più vecchie a uscire dalla lista di Android Developer nel corso del nuovo anno.
Gingerbread, ad esempio, è allo 0,5%, così come Ice Cream Sandwich, oggi presenti sui low-cost da qualche decina di euro. La differenza è che con la miniaturizzazione della tecnologia e l’ottimizzazione dei costi di produzione, il livello delle offerte entry level si alzerà sempre di più, con hardware capaci di supportare anche versioni più recenti dei sistemi operativi. Questo porterà a una maggiore standardizzazione della vasta giungla che è Android? Difficile dirlo ma di certo ridurre la frammentazione è tra gli obiettivi principali di Google nel settore mobile.