Lenovo e VMware, l’iperconvergenza è servita

Si chiamano ThinkAgile VX le nuove appliance iperconvergenti che puntano a semplificare la gestione degli ambienti di data center e di cloud ibrido grazie alla presenza di vSAN 6.6

Alberto Bullani, Country Manager di VMware Italy

I nuovi sistemi ThinkAgile VX di Lenovo sono stati al centro di un incontro con la stampa a Milano a metà novembre. Simpaticamente orchestrato attorno al tema “Due sul divano”, l’evento ha visto parlare della nuova offerta iperconvergente Lenovo-VMware Alessandro de Bartolo, Country General Manager del Data Center Group di Lenovo, e Alberto Bullani, Country Manager di VMware Italy, effettivamente seduti su un divano di un locale in zona Porta Romana, che hanno illustrato nel dettaglio le caratteristiche dell’offerta e soprattutto a quale pubblico è indirizzata. Che è potenzialmente quello delle imprese di qualsiasi dimensione, dalla piccola alla media e perché no anche alla grande, viste le capacità di scalare, oltre che ai fornitori di servizi cloud. Perché nel mirino dei ThinkAgile VX ci sono soprattutto le aziende che intendono servirsi sempre più del cloud ibrido, che è l’opzione ormai vincente, ha spiegato Alessandro de Bartolo: “Di cloud se ne vede sempre di più, ma si preferisce soprattutto quello ibrido, perché il tutto pubblico o il tutto privato sono i due estremi, e la gaussiana insiste sull’ibrido”. Una visione condivisa anche da VMware, in una prospettiva “cross cloud”, che “permette di evitare i silos e spostare i carichi di lavoro da un cloud all’altro in maniera live, con l’hybrid cloud in cima, perché nessuna azienda metterà mai il 100 per cento dei propri dati nel cloud pubblico, anche per questioni di governance e non solo, mentre il cloud pubblico serve soprattutto per i momenti di picco o altro”, ha fatto notare Alberto Bullani.

TI PIACE QUESTO ARTICOLO?

Iscriviti alla nostra newsletter per essere sempre aggiornato.

Leggi anche:  Lenovo presenta i nuovi Lenovo Chromebook

Iperconvergenza per la digitalizzazione

L’iperconvergenza di ThinkAgile VX serve proprio per rispondere sempre meglio alle richieste di velocità, potenza elaborativa e integrazione con i cloud pubblici che è fondamentale per la digital transformation, “ormai necessaria ovunque, anche in chi fa manifatturiero”, ha sottolineato de Bartolo, facendo l’esempio di “un noto progettista e costruttore di automobili che adesso quando pensa un nuovo progetto lo fa direttamente in digitale: la realizzazione in fisico è quasi un’appendice di un percorso che si svolge per quasi il 90 per cento in digitale, tanto che quello stesso costruttore sostiene di non essere più un’azienda manifatturiera ma quasi in una software house, passando dal vendere automobili al vendere modelli matematici di automobili”.

Nuovi paradigmi

È appunto per facilitare al massimo il percorso verso questi nuovi paradigmi, che è nato ThinkAgile VX, basato su piattaforma Lenovo ThinkSystem, con processori della famiglia Intel Xeon Scalable e alimentato da VMware vSAN 6.6, per realizzare un’infrastruttura iperconvergente preconfigurata che si aggiunge al portafoglio ThinkAgile di sistemi integrati e appliance di Lenovo, progettati per i data center di tipo software defined. In effetti quella con VMware è una collaborazione di lunga data, visto che “i nostri team operano congiuntamente da oltre quindici anni nel fornire alle aziende soluzioni per implementare infrastrutture IT a elevata affidabilità e software per la virtualizzazione”, ha fatto sapere Alberto Bullani.

Supporto unificato

Più in dettaglio, la serie VX riduce la complessità del data center aggregando server, storage e virtualizzazione in un unico pool di risorse in comune, ed è progettata per essere scalabile, in modo che si possa iniziare anche con pochi nodi, a partire da tre, per incrementare la capacità di storage e prestazioni senza interrompere le operazioni quotidiane. Grazie alla versione più recente di VMware vSAN, la 6.6, ThinkAgile VX include fino a sette volte più spazio di archiviazione con funzionalità di deduplicazione e compressione, oltre a nuove funzionalità come l’auto crittografia nativa, che elimina la necessità di unità separate auto criptate che aumentano il costo totale di possesso. Ma soprattutto va infine sottolineato che la serie VX è costituita da appliance che vengono integrate in fabbrica da Lenovo e configurate presso il cliente, con soluzioni predefinite per diversi carichi di lavoro: “E’ sufficiente scegliere la taglia adatta al caso e poi Lenovo spedirà al cliente una soluzione che verrà implementata dai nostri Professional Services, in una modalità improntata alla massima semplicità anche per le operazioni successive, visto che il cliente avrà Lenovo come unico punto di contatto per tutte le esigenze post installazione, grazie al supporto unificato ThinkAgile Advantage che è già compreso senza alcun costo aggiuntivo”, ha concluso Alessandro de Bartolo.

Leggi anche:  Rosenberger OSI presenta il connettore EBO MPE monomodale e a lente