La nuova era del digitale terrestre arriva nel 2022

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La prossima adozione del nuovo standard DVB-T2 per il digitale terrestre ha suscitato il panico ma per cambiare televisore c’è ancora molto tempo

Il passaggio dall’analogico al digitale terrestre è stato più traumatico del previsto per molti italiani e la prossima rivoluzione nell’ambito della televisione contenuta nella Legge di Bilancio 2018 in corso di approvazione ha già scatenato il panico. Entro il 2022 tutti gli apparecchi dovranno essere aggiornati al nuovo standard di trasmissione DVB-T2 e supportare il codec H265/HEVC. La maggior parte delle TV acquistate prima del 1° luglio 2016 utilizzano ancora lo standard DVB-T e questo significa che secondo le stime circa il 90% di esse dovrà essere cambiato. La notizia ha ovviamente suscitato critiche piuttosto accese ma in realtà non bisogna farsi prendere dall’allarmismo.

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Il passaggio allo standard DVB-T2 è stato deciso dalla Commissione europea per liberare le frequenze mobili della banda 700 (694-790 MHz) e consentire la diffusione della rete 5G, di cui Vodafone è pioniera in Italia. Innanzitutto bisogna considerare che il passaggio al nuovo digitale terrestre, che offrirà una rinnovata gamma di servizi e contenuti in altissima qualità, avverrà gradualmente. L’adozione del nuovo standard riguarderà prima alcune Regioni ed emittenti per poi estendersi a tutta Italia secondo un piano quinquennale stabilito dall’Agcom entro il prossimo 31 maggio. Il Ministero dello Sviluppo Economico ha sottolineato in una nota che “la tecnologia T2-HEVC sarà introdotta solo nel 2022 quando nello switch off saranno coinvolte tutte le emittenti nazionali. Per quella data si prevede che il naturale ricambio dei televisori con le nuove tecnologie avviato con 5 anni e mezzo di anticipo sarà sufficiente a garantire la transizione senza particolari problemi per le famiglie”. Dal 1° gennaio 2017 è infatti obbligatorio per i commercianti vendere solamente televisori con questa tecnologia per favorire l’aggiornamento degli apparecchi. Coloro che non hanno intenzione di acquistare una nuova TV entro i prossimi 5 anni potranno comunque continuare a guardare i loro canali preferiti grazie a un decoder abbinato esattamente come è avvenuto nel passaggio dall’analogico al digitale terrestre.

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