A cura di Pat Gelsinger, CEO VMware
Recentemente ho avuto il piacere di partecipare a un dibattito al Web Summit affrontando un tema molto importante: “Il futuro della tecnologia: ne beneficeranno tutti?”
La tecnologia sta esplodendo e rimodellando molti aspetti del business e dell’umanità. Questa rivoluzione creerà un’onda crescente di innovazione che investirà qualsiasi cosa, indipendentemente dalla geografia, dal background o dalla cultura? O i vantaggi dell’innovazione tecnologica saranno limitati a pochi fortunati?
È un tema che mi appassiona molto e credo fermamente che la risposta sia sì – la tecnologia andrà a beneficio di tutti sul pianeta. Abbiamo tutti un interesse a determinare il corso dell’innovazione tecnologica e a capire se possa offrire il suo pieno potenziale. La verità è che la tecnologia è neutrale, non è né buona né cattiva. Dipende da come la applichiamo ai problemi di ogni giorno.
Non credo di avere tutte le risposte e non ci sono soluzioni semplici alle complesse sfide globali che affrontiamo. Ma dopo quasi quarant’anni di lavoro nella tecnologia, sono molto fiducioso ed entusiasta del futuro. Credo che abbiamo l’opportunità di avere un impatto positivo su larga scala nel prossimo decennio, sia come individui che lavorando insieme come comunità globale.
Applicare la tecnologia ai problemi di oggi e di domani
La vera svolta è la combinazione di quattro straordinarie capacità che ora abbiamo a nostra disposizione: Mobile + Cloud + AI + IoT. Da soli, sono già elementi potenti. Insieme, avranno un effetto di trasformazione sulla qualità della vita in tutto il mondo. Lo smartphone offre una copertura senza precedenti. Il cloud offre una scalabilità inimmaginabile in passato. L’intelligenza artificiale ci consente di estrarre enormi quantità di dati in tempo reale e utilizzare queste informazioni per creare modelli di business completamente nuovi. E l’Internet of Things connette il mondo fisico e quello digitale e porta la tecnologia in ogni dimensione del progresso umano.
Quindi, come possiamo sfruttare queste capacità per affrontare alcune delle più grandi sfide dei giorni nostri?
Analizziamo i principali ostacoli a garantire una buona qualità della vita per la popolazione in rapida espansione del pianeta e come la tecnologia sta guidando il cambiamento.
Innanzitutto, la salute. Mentre il rischio di una pandemia è sempre stato presente per millenni, gli algoritmi di deep-learning stanno creando farmaci rivoluzionari, migliorando la diagnosi e progettando piani di trattamento molto più efficaci di qualsiasi approccio precedente. Il sequenziamento del DNA ha permesso un enorme balzo in avanti nella comprensione e nel trattamento delle malattie. Con i progressi della telemedicina, abbiamo l’opportunità di dare accesso all’assistenza sanitaria moderna a miliardi di comunità in zone remote e non servite del mondo. Secondo la Gates Foundation, ora abbiamo quello che serve per debellare la malaria entro il 2040. E con la sostituzione del gene e le capacità bioniche, eliminare la cecità su scala globale sta diventando possibile.
Secondo aspetto, la crisi ambientale – probabilmente la nostra sfida più complessa. Mentre tentiamo di rimediare alle conseguenze dell’era industriale per gestire in modo sostenibile il carbonio, l’acqua e i rifiuti, progressi significativi nelle fonti di energia rinnovabile ci danno la speranza di poter risolvere la sfida cruciale della generazione di energia sostenibile. Le iniziative IoT su larga scala e le città intelligenti stanno contrastando l’impatto ambientale negativo derivante dai trasporti e dalla gestione degli edifici (circa il 25 e il 20 per cento delle emissioni globali, rispettivamente), aumentando drasticamente l’efficienza energetica degli spazi in cui viviamo e lavoriamo. Entro il 2050, i veicoli elettrici a emissioni zero rappresenteranno circa il 75% delle vendite globali di auto. E l’innovazione tecnologica sta anche aiutando a trovare nuovi approcci lungo tutto il ciclo di vita dell’acqua e dei rifiuti. L’Internet of Things ha il potenziale per sbloccare straordinarie potenzialità nell’economia circolare e ci consente di monitorare e “percepire” la salute del pianeta con maggiore granularità e accuratezza rispetto al passato.
Terzo, l’estremismo. Non ci sono chiaramente risposte facili, ma credo che la chiave sia la speranza che scaturisce dall’educazione (alimentata dal più ampio accesso a Internet e dai telefoni cellulari a basso costo) e dalle opportunità legate alla crescita economica. Anche la creazione di posti di lavoro è un elemento fondamentale. La tecnologia sarà certamente cruciale in questo senso per il prossimo decennio, creando posti di lavoro pensati per il futuro. Un recente studio di The Institute For the Future ha stimato che l’85% dei posti di lavoro che esisteranno nel 2030 non sono ancora stati inventati. Il nostro compito è espandere gli investimenti e favorire lo sviluppo delle competenze per garantire che questa evoluzione abilitata alla tecnologia raggiunga tutti.
E infine arriviamo alla povertà. Abbiamo fatto progressi costanti, ma ci sono ancora 700 milioni di persone che vivono con meno di 1,90 dollari al giorno. Con la povertà ancora concentrata nelle aree rurali, il telefono cellulare a basso costo è diventato un punto di svolta e fondamentale per il successo degli agricoltori al pari del bestiame, dei semi, dell’acqua e dei fertilizzanti. Consente loro di accedere a microprestiti, prezzi in tempo reale, previsioni meteorologiche e alle informazioni sulle migliori tecniche in zootecnia, rotazione delle colture, varietà e altro ancora.
Ognuna di queste sfide è incredibilmente complessa e sappiamo che la tecnologia non è una panacea per tutto ciò che affligge la nostra comunità globale. Tuttavia, ritengo che l’innovazione tecnologica sia lo strumento più potente che abbiamo a nostra disposizione, poiché lavoriamo collettivamente per affrontare questi grandi ostacoli al progresso umano e alla qualità della vita.
Pensateci: il ritmo dell’evoluzione tecnologica in questo momento è il più veloce che abbiamo mai sperimentato. Eppure è anche il ritmo più lento dell’innovazione tecnologica che vivremo per il resto della nostra vita. In periodi di cambiamenti straordinari e dirompenti come questo, è facile lasciare che la paura abbia la meglio su di noi. Non perdiamo di vista il fatto che la tecnologia è intrinsecamente neutrale. Il nostro compito è garantire che tutte le incredibili innovazioni che stiamo guidando offrano il loro pieno potenziale nel prossimo decennio, fornendo valore a tutti rispetto a pochi eletti. Ora più che mai, noi che facciamo parte della comunità tecnologica abbiamo una responsabilità individuale e collettiva di impegnarci e agire, non solo nelle nostre aziende ma anche nella definizione di politiche e quadri normativi a livello globale, al fine di garantire che l’impatto della tecnologia venga massimizzato per un bene più grande.