Soluzioni per l’Industria 4.0 in azione, con esempi di eccellenza del Made in Italy quali Dallara per l’ambito supercar e Del Brenta per il settore Fashion
Digital transformation e Industria 4.0. Se non c’è dubbio che questa combinazione sia di stretta attualità, forse sarebbe più giusto parlare di “Impresa 4.0”, come fa Michele Dalmazzoni, Collaboration & Industry Digitization Leader di Cisco Italia. L’intento è quello di voler significare che il tema non riguarda solo l’aspetto industriale, cioè quello strettamente di manufacturing, ma va inteso in senso più ampio, perché in azienda il valore non si crea solo nella produzione, ma anche nelle altre fasi: dalla ricerca e sviluppo al design del prodotto, dalle strategie di commercializzazione alla customer experience e al servizio post vendita, tanto per fare alcuni esempi. Con un’innovazione data dalla digitalizzazione che abbraccia un po’ tutti i campi: imprese, lavoro e Paese, come sa bene Cisco, che quasi due anni fa, nel gennaio 2016, ha avviato il piano Digitaliani, per accelerare la digitalizzazione in Italia, affrontando gli snodi chiave per la sua trasformazione digitale. Gli esempi eccellenti non mancano, con aziende di punta come Inpeco, La Marzocco, Fluid-o-Tech, Dallara e Del Brenta.
La via italiana all’Impresa 4.0
Queste ultime due sono state al centro di un incontro nella sede Cisco alle porte di Milano, volto a illustrare concretamente la via italiana alla digital transformation nell’impresa, che ha il suo perno nell’essere soprattutto “connected” a tutti i livelli, dalla fabbrica alla supply chain passando per la ricerca e sviluppo, in un approccio di collaborazione che viene reso possibile dalle soluzioni Cisco per l’Impresa 4.0, a cominciare da Spark. Presentata due anni fa, la piattaforma Spark è stata concepita con la visione di fornire “un’unica experience di collaboration che consente di abbracciare tutte le modalità tipiche della comunicazione, a iniziare dai tre strumenti classici, cioè messaggistica, riunioni e chiamate”, come sottolineava Michele Dalmazzoni.
Al servizio del Fashion
L’applicazione di Cisco Spark al mondo fashion, quello in cui opera il tacchificio Del Brenta, avvenuta a opera di VEM Sistemi, ha subito trovato terreno fertile, diventando immediatamente la piattaforma cloud di comunicazione e collaborazione di riferimento dapprima all’interno dell’azienda, successivamente anche con clienti e fornitori. Il perché lo ha spiegato in videoconferenza (Cisco Spark, ça va sans dire) Stefano Bezzon, Head of Innovation di Del Brenta, azienda con sede alle porte di Padova che si occupa della creazione, progettazione e produzione di tacchi, zeppe e plateau per i più grandi marchi di calzature al mondo: “In un mondo come quello della moda, che opera su velocità pazzesche, con tempi nell’ordine delle ore, con Spark si possono condividere con i clienti i modelli senza essere fisicamente presenti. Lo stilista e tutti quelli che collaborano possono collegarsi con qualunque device e vedere contemporaneamente tutti la stessa cosa, comprese le modifiche ai modelli effettuate in tempo reale”. Questo sta consentendo di ridurre in maniera drastica i tempi di sviluppo e di realizzazione dei prodotti, oltre che il tasso di errore nella realizzazione degli stampi, che è passato dal 10 per cento a circa l’1 per cento.
Nel cuore della Motor Valley
Un altro esempio di Made in Italy di successo è quello di Dallara, costruttore di automobili da corsa con sede alle porte di Parma, che ha da poco presentato la sua prima auto stradale. Raccontata direttamente da Andrea Pontremoli, CEO e General Manager della società fondata da Gian Paolo Dallara, autore di capolavori senza tempo come la Lamborghini Miura, l’esperienza di trasformazione digitale con Cisco assume un sapore decisamente affascinante. Non fosse altro che per il passato di Andrea Pontremoli, che proprio dieci anni fa decise di lasciare la carica di numero uno di IBM Italia, dopo più di 25 di carriera in Big Blue, per approdare alla corte di uno dei campioni delle supercar. “La collaborazione nel nostro business è fondamentale, perché nessun ingegnere può pensare di costruire una macchina da corsa da solo, ma conta moltissimo anche la ricerca dell’eccellenza: da qui l’essere sempre sulla frontiera tecnologica”, sottolinea Pontremoli, spiegando che “la prima stampante 3D è stata messa in Dallara già nel 2001, mentre la simulazione tramite supercomputer è stata introdotta poco più di cinque anni fa: da allora il pilota guida una macchina che non è ancora stata costruita. Guidando modelli matematici, ci permette di sbagliare a basso costo”.
Un cloud privato con Cisco
Ma la tecnologia non basta mai, e la collaborazione con Cisco lo dimostra, a partire dalle soluzioni di Factory Collaboration, realizzate con i sistemi Telepresence e Spark, che mettono in comunicazione i team di R&D e produzione, fra le tre sedi italiane e negli Stati Uniti, non solo per riunioni fra i diversi uffici ma anche per collaborare alla progettazione e produzione. Ma si parla anche di Smart Logistics e di Asset Tracking, con sensori e tecnologie di localizzazione a supporto della produzione e della qualità della produzione stessa. Questo permette a Dallara di produrre più pezzi, mantenendo una certificazione puntuale che viene consegnata al cliente, passando quindi a una produzione “industriale” di pezzi “artigianali”, fattore importante per lavorare con grandi player dell’ambito supercar. Che richiedono sempre il massimo della confidenzialità: “E’ anche per questo che insieme a Cisco abbiamo realizzato un cloud privato per gestire tutto”, conclude Andrea Pontremoli.