Tesla parte alla conquista della Cina

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Tesla costruirà un impianto in Cina per fare il suo ingresso nel mercato locale ma i rivali la criticano con parole piuttosto dure

Tesla ha messo la Cina nel mirino. L’azienda fondata da Elon Musk ha raggiunto un accordo con l’amministrazione locale per costruire un proprio impianto a Shanghai. Come sottolinea il Wall Street Journal, questa è la prima volta che il Paese del dragone e un produttore di automobili stipulano un patto di questa tipologia. Tesla sarebbe intenzionata a costruire la sua fabbrica nella zona di libero scambio della città.

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Questa mossa consentirà a Musk non solo di entrare ufficialmente nel redditizio mercato cinese ma anche di ridurre drasticamente i costi di produzione. L’azienda leader nel settore elettrico rischia però di dover pagare una tassa del 25% sulle vendite all’estero. I vantaggi sono comunque superiori alle possibili spese. La Cina è il primo mercato per le vetture elettriche e stando ai dati del governo dalle 351mila auto vendute l’anno scorso si passerà a 7 milioni di esemplari entro il 2025.

Sebbene l’accordo con la Cina sia un successo straordinario per Tesla, che dopo le conferma sulla produzione della Model 3 si è messa a lavoro con AMD per i chip dedicati alle auto autonome, non tutti sono pronti a incensarne le lodi. Durante un talk show organizzato da Verlagsgruppe Passau, l’amministratore delegato del gruppo Volkswagen, Matthias Muller, ha fortemente criticato l’atteggiamento dei media nei confronti di Tesla.

“Con tutto il rispetto dovuto, ci sono alcuni campioni mondiali dei grandi annunci in questo settore, non voglio fare nomi. – ha affermato Muller – Ci sono aziende che a stento vendono 80mila auto l’anno. E poi ci sono compagnie come Volkswagen che vendono 11 milioni di auto l’anno e producono profitti per 13 o 14 miliardi di euro. Se sono correttamente informato, Tesla distrugge ogni trimestre milioni di dollari e, volente o nolente, deve licenziare i suoi lavoratori”.

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