Un progetto in più fasi, implementato sia in Italia sia negli Stati Uniti, permette al leader mondiale delle creme spalmabili prodotte per conto terzi di raddoppiare i risultati
Fondata nel 1982, con sede centrale in Piemonte, Nutkao è attiva nella produzione di semilavorati per l’industria dolciaria e soprattutto di crema spalmabile a base di cacao e nocciole, ambito nel quale ha raggiunto da tempo la posizione di leadership nel segmento “private label”, cioè delle marche private della grande distribuzione di tutto il mondo. Nell’arco degli ultimi anni, la società ha conosciuto un forte sviluppo, che l’ha portata a raddoppiare sia il personale sia il fatturato, che si è attestato su 120 milioni di euro, e ad aprire uno stabilimento anche negli Stati Uniti. «All’inizio di questo decennio abbiamo iniziato a ricevere numerosi segnali di una forte espansione nelle richieste dei nostri prodotti, probabilmente a causa della crisi economica che ha modificato le abitudini di spesa dei consumatori, portando a privilegiare le alternative a prodotti più costosi» – sottolinea Roberto Re, CIO di Nutkao, spiegando che questo richiedeva «personalizzazioni sempre più rapide e continue dei prodotti, con notevoli aumenti della complessità della produzione e della pianificazione».
Revisione dei processi
Era in sostanza richiesto uno sforzo tecnologico e organizzativo non indifferente: l’idea condivisa dal top management era quella di diventare entro il 2020 un’impresa 4.0, varando quindi il progetto denominato “Nutkao 4.0”. «Qualcuno potrebbe pensare che Industria 4.0 significhi dotarsi di una sorta di macchina che si compra e si installa, quando invece non basta concentrarsi solo sugli aspetti tecnologici, ma è fondamentale operare anche sulla revisione dei processi aziendali, sulla formazione professionale, sulle infrastrutture di rete e sull’intera supply chain» – prosegue Roberto Re. Ed è appunto questo che in Nutkao si è deciso di fare, con l’intervento di Gruppo Sintesi, trusted advisor nato nel 1983, oggi presente a livello internazionale in alcuni importanti settori verticali, tra cui quelli dell’industria e della grande distribuzione organizzata e specializzata.
«Conoscevamo l’ottima fama di Gruppo Sintesi proprio per la loro attività nell’ambito di industria e GDO, e abbiamo deciso di intraprendere il progetto di trasformazione digitale con la loro assistenza» – fa sapere Roberto Re, sottolineando che le tappe salienti di tale percorso prevedevano «interventi graduali sul personale per operare in modalità digitale, revisione dei processi supply chain per arrivare a processi snelli e integrati con la produzione, interventi per rendere l’infrastruttura di rete più affidabile, sicura e dotata di un monitoraggio centralizzato, con infine la preparazione di un piano di business continuity e alta disponibilità». Quindi, fin da subito, l’infrastruttura di rete è stata completamente riprogettata e dotata di sistemi Cisco, in modo da avere quella disponibilità 24h e 7/7 che prima non era garantita date le apparecchiature non ridondate e che soprattutto era necessaria per la nuova organizzazione della produzione. Successivamente è stato inaugurato il nuovo sito produttivo in North Carolina, che è entrato nei piani di high availability e disaster recovery della sede italiana, unitamente a una serie di servizi cloud attivati presso le strutture Colt di Milano.
Raddoppiare la produzione
I risultati ottenuti parlano da soli: «Abbiamo incrementato la produzione del 100 per cento, migliorando i livelli di servizio ai clienti e riducendo notevolmente i tempi» – fa sapere Roberto Re, sottolineando che «le soluzioni progettate e realizzate insieme a Gruppo Sintesi ci hanno permesso di porre maggiore focus sui processi e sul business sapendo di poter contare su un’infrastruttura affidabile. Attualmente, abbiamo in corso l’ampliamento dello stabilimento che prevede un’integrazione completa tra impianti produttivi e logistica, per portare, senza interventi degli operatori, i componenti necessari in produzione quando richiesto, il prodotto finito a magazzino e poi alla spedizione, con registrazioni automatiche e puntuali lungo l’intero processo».