Dopo anni di accesso gratuito ora la piattaforma allarga la sua strategia di paywall, accettando le proposte degli iscritti
Era prevedibile una mossa del genere prima o poi. Medium, la piattaforma che ospita migliaia di blog indipendenti, ha esteso il suo programma di partnership, per permettere a chiunque di entrare a far parte del meccanismo interno di paywall. Per accedere basta cliccare su questo link e sottomettere la propria proposta di blog, ovviamente già aperto sul client. In questo modo, parte dei 5 dollari che gli utenti paganti versano a Medium ogni mese, andranno a riempire il borsellino degli scrittori, oltre a consentire di leggere tutte le notizie pubblicate e gli audiolibri caricati online. Il sistema gode di una trasparenza estrema, tanto che ogni abbonato può scegliere quanto versare al singolo autore, in base al credito rimanente sul suo account.
Come un editore
In un certo senso, è come se Medium fosse diventato un vero e proprio editore, appartenente però già al futuro, in cui la qualità paga più della quantità. Ma quanto si può guadagnare dai propri articoli? Stando a TechCrunch, la media nel mese di settembre per ogni autore è stata di circa 93 dollari, con picchi, per un singolo post, arrivati a oltre 2.000 dollari. Non è poi molto, almeno secondo gli standard internazionali, ma per un brand che si è costruito un’ampia base di utenti e che da poco ha esteso il suo Partner Program si tratta di un inizio più che soddisfacente. Bisognerà capire quanto la scelta di ampliare la platea possa pagare in futuro. Al momento Medium è il solo big name che offre un’opportunità di remunerazione per gli iscritti, con un canone peraltro concorrenziale, a fronte di ciò che si può trovare nel suo archivio.