Le Animoji inguaiano Apple, sono un marchio registrato

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Uno sviluppatore ha denunciato Apple affermando di aver già depositato il marchio Animoji circa 3 anni fa

Il sistema di riconoscimento facciale 3D offerto da Face ID di iPhone X non permette solamente di autenticarsi in modo sicuro ma anche di realizzare le Animoji, ovvero emoticon che si animano seguendo le espressioni del volto. Quest’ultime a pochi giorni dall’annuncio dell’innovativo smartphone hanno però già creato qualche problema ad Apple. Il termine “Animoji” pare sia un marchio già registrato e la Mela ora è stata chiamata in tribunale.

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The Recorder ha riportato che Enrique Bonansea, sviluppatore americano proprietario della startup Emonster Inc diventata poi Emonster K.K., ha citato in giudizio Apple affermando di aver depositato il marchio nel 2014 e di aver ricevuto il responso positivo da parte dell’ufficio brevetti statunitense l’anno successivo. Animoji è effettivamente un’app di messaggistica disponibile su App Store da circa 3 anni ma la faccenda non è così semplice come possa sembrare.

Bonansea afferma che non solo Apple era a conoscenza di violare deliberatamente il copyright, ma ha anche tentato in più occasioni di acquistare la sua proprietà intellettuale tramite aziende conniventi come The Emoji Law Group LLC. Lui però si sarebbe sempre rifiutato di accettare le offerte. Il giorno prima del lancio di iPhone X il colosso di Cupertino avrebbe quindi chiesto l’annullamento del marchio in quanto sarebbe stato registrato da un’azienda diversa da quella attuale. Come suo costume, Apple, che invece potrebbe raggiungere finalmente un accordo con Qualcomm, non ha voluto commentare la notizia con alcuna comunicazione ufficiale.

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