La Commissione Europea porta in Italia il programma di raccolta dati Copernicus

Il programma di osservazione della Terra sviluppato dalla Commissione Europea al suo debutto nei territori dell’Emilia Romagna: supporterà prassi agricole sostenibili

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Sbarca in Italia Copernicus (C3S, Copernicus Climate Change Service), programma di osservazione della Terra sviluppato dalla Commissione Europea. È costituito da un insieme complesso di dati provenienti da più fonti (satelliti di osservazione, stazioni di terra, sensori in mare e aerei) e fornisce informazioni affidabili e aggiornate su ambiente e sicurezza, aiutando a capire come stanno cambiando il pianeta e il clima, quale impatto ha l’uomo e quali ricadute sulla vita quotidiana.

«Il programma Copernicus offre una visione paneuropea dei cambiamenti climatici in termini di umidità del suolo. Aumentare la consapevolezza di tali cambiamenti può aiutare gli enti responsabili dell’irrigazione di tutta Europa a pianificare per affrontare le sfide future», ha commentato Jean-Noël Thépaut, responsabile del servizio C3S del CEPMMT (Centro europeo per le previsioni meteorologiche a medio termine).

Il progetto debutta in Italia grazie alla collaborazione con il Consorzio di Bonifica della Romagna, primo ente a servirsi del programma Copernicus per effettuare proiezioni delle future riserve idriche per le colture nel comprensorio di Castiglione (RA).

Grazie a Copernicus, l’ente romagnolo può valutare e identificare prassi agricole più sostenibili, quantificare il danno potenziale alle colture e il raccolto in base al programma agricolo in corso e alla capacità di irrigazione corrente e adeguare l’irrigazione delle colture che richiedono una quantità particolarmente elevata di acqua.

Attraverso questi dati, il Consorzio ha potuto quantificare per sei diverse colture (kiwi, bietola, cachi, pesca, piante orticole e granoturco) la carenza o l’eccedenza d’acqua, la capacità degli impianti di irrigazione esistenti di soddisfare le esigenze idriche, la resa potenziale e le perdite economiche al momento del raccolto. In base ai dati del programma Copernicus, l’impianto di irrigazione del comprensorio di Castiglione si rivelava inadeguato rispetto ai cambiamenti climatici a lungo termine e quindi necessita di input agggiuntivi.

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«Il programma Copernicus ha evidenziato i rischi associati ai cambiamenti climatici e tali informazioni ci saranno utili per l’approvazione di proposte nuove ed esistenti per l’irrigazione», ha commentato Daniele Domenichini del Consorzio di Bonifica della Romagna.

Il progetto si presenterà durante la quinta International Conference on Reanalysis (ICR5), dal 13 al 17 novembre 2017 a Roma, importante evento di livello mondiale per lo sviluppo continuo della reanalisi ai fini della ricerca climatica, che offre una descrizione numerica completa degli eventi climatici recenti su scala globale. I dati di reanalisi del clima sono utilizzati da servizi pubblici, aziende e organizzazioni e consentono di stimare le tendenze e i cambiamenti climatici.