Il social per professionisti ora ha un client per Microsoft e Apple e raggiunge quota 30 mila utenti a livello globale
Sempre più social, sempre più collaborativo. Il lavoro, in tanti settori, non può più fare a meno del web 2.0. Non parliamo dei 5 minuti passati a controllare la propria bacheca ma di soluzioni nate proprio per mimare le piattaforme più famose ma in ottica produttiva. In un contesto del genere, Slack l’ha fatta da padrone per diverso tempo. Da un anno però Facebook ha reso disponibile per tutti Workplace, il suo precedente At Work usato in versione di prova da qualche compagnia prima della sperimentazione globale. A 12 mesi di distanza, la compagnia statunitense ha rivelato un paio di numeri circa l’adozione, oltre ad annunciare interessanti novità già introdotte nella release Beta.
Numeri e aggiornamenti
Prima di tutto, Facebook Workplace conta oggi 30 mila organizzazioni che usano il servizio, esattamente il doppio rispetto a sei mesi fa. Queste possono sfruttare i piani scalabili che prevedono un costo per utente che scende all’aumentare dei collaboratori inseriti. Se finora l’accesso era possibile tramite app, ora esiste anche un client ad-hoc per Windows e uno per macOS, che semplifica così la fruizione del sito anche da dietro una scrivania. Una bella novità è l’arrivo delle chat, già ampiamente anticipato e ora realtà per le connessioni online, mentre presto dovrebbe essere il turno delle video-chat, così da disturbare quanto possibile anche Skype.
Zuckerberg sta spingendo molto sulla sua creatura per il business per un motivo fondamentale: dei 30 mila clienti solo una piccola parte è pagante visto che Facebook offre un utilizzo gratuito a scuole, no-profit e community specifiche. Vada per l’incremento del buzz circa il progetto ma è evidente che l’obiettivo sia portare a casa più revenue possibili. Basti pensare che proprio Slack, concorrente diretto, conta oltre 4 milioni di iscritti, una fetta che prende quasi la totalità della torta dei social for enterprise.