Mentre Samsung prevede un Q3 da record, il suo CEO, Kwon Oh-hyun, annuncia le dimissioni e auspica un rinnovamento
I già traballati vertici societari di Samsung hanno subito un nuovo scossone. L’azienda coreana si preparava ad annunciare un trimestre da record ma tutta l’attenzione è stata catalizzata dall’annuncio inaspettato delle dimissioni di Kwon Oh-hyun, CEO del colosso dell’elettronica.
Kwon lavora in Samsung da 32 anni e per 5 di essi è stato amministratore delegato. Sotto la sua dirigenza l’azienda è diventata leader nel settore dei semiconduttori ed è nelle prime posizioni in quello delle componenti e dei display. Proprio per questo gli è stato affibbiato il soprannome di “Mr Chip”. Kwon ha motivato la sua decisione affermando che per Samsung si tratta di un “nuovo inizio con un nuovo spirito e una leadership giovane”. “Fortunatamente stiamo conseguendo utili record al momento, ma questo è il frutto di passate decisioni e investimenti. – ha aggiunto – Ora non siamo neanche vicini a trovare nuovi motori di crescita nel cercare di individuare oggi i trend futuri”. Intanto Samsung nel terzo trimestre di quest’anno prevede di triplicare i suoi profitti operativi e raggiungere una cifra vicina ai 13 miliardi di dollari, superando così di gran lunga le attese degli analisti. Inoltre si aspetta un aumento dei ricavi pari al 29,7%.
I problemi ai piani alti di Samsung sono iniziati nel 2014 con la malattia del presidente Lee Kun-hee che lo costrinse a lasciare il suo ruolo in azienda. Il suo successore designato era il figlio e vicepresidente Jay Y. Lee ma quest’ultimo è rimasto coinvolto in uno scandalo di tangenti che ha portato al suo arresto e all’impeachment per l’ex presidente della Corea del Sud, Park Geun-hye. Secondo diversi analisti sarebbe stato proprio Lee a spingere per le dimissioni di Kwon in modo da ringiovanire il top management e portarvi persone a lui più vicine. Il ruolo di CEO (probabilmente ad interim) dovrebbe quindi passare al 59enne Kim Ki-nam, Presidente della divisione semiconduttori.