Dopo 20 anni Verizon chiude il servizio di chat che ha fatto la storia del web tra due generazioni. La mossa dopo la nascita di Oath
Chi è nato tra gli anni ’80 e ’90 ricorderà di sicuro AIM. Aol Instant Messenger è il padre (o meglio nonno) di Skype e Facebook Messenger, più che un’alternativa al già conosciuto Live Messenger di Hotmail. Ebbene, a 20 anni esatti dalla sua nascita (era il 1997), AIM verrà spento per volontà di Verizon, che ha acquisito AOL e Yahoo di recente, trasformandole in Oath. “I ragazzi dei ’90 ricordano AOL come parte integrante delle loro prime scorrazzate social su internet – scrive Michael Albers, vicepresidente di Oath su un blog post in cui annuncia la fine della piattaforma – l’applicazione ha segnato un punto di svolta verso il nuovo mondo digitale ma le modalità con cui comunichiamo oggi sono cambiate profondamente”.
Un arrivederci
AIM è diventata un’app a sé nel 1997, dopo un periodo all’interno del pacchetto di AOL. Con l’avvento di concorrenti del calibro di Live Messenger prima e WhatsApp e Facebook Messenger poi, in mancanza di aggiornamenti e supporto, è divenuto sempre più difficile per la storica chat sopravvivere. A seguito della dismissione del servizio prevista entro il mese di dicembre, tutti i dati degli iscritti verranno cancellati anche se gli indirizzi email continueranno a esistere e migrati sulla piattaforma Oath esistente. Non è detto però che il nuovo gruppo non possa pensare a un client rinnovato, con un nome diverso e capace di integrarsi meglio nel mondo digitale 2.0. Non c’è alcun segnale a riguardo ma se la volontà è quella di rilanciare il brand AOL+Yahoo verso il pubblico allora questo sarebbe uno dei modi migliori per farlo.