SD-WAN: il software “mangia” i managed services

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Le soluzioni per gestire le reti aziendali definite dal software nate per le WAN di grandi imprese distribuite arrivano nelle imprese medie con nuovi modelli di provisioning. Cambia l’approccio ai servizi di gestione delle infrastrutture

La trasformazione digitale continua a presentare opportunità e sfide senza precedenti anche per le reti aziendali, i professionisti ICT e i player che le gestiscono. La filosofia “Software Defined” che ha iniziato a ridisegnare i datacenter e le reti pubbliche dei grandi operatori ICT già da qualche anno, si sta diffondendo nelle reti aziendali, portando un’ondata di cambiamenti che vanno ben oltre la gestione e la manutenzione dell’infrastruttura. Nell’impresa del futuro, la rete software defined è il tessuto connettivo alla base del sistema informativo, che sarà esteso ad addetti, business community, oggetti, ambienti fisici e virtuali. Per questo motivo, oggi, le tecnologie SDN estese a reti e datacenter, che abilitano la transizione verso ambienti ibridi e diversificati, la progressiva migrazione del traffico da on-net a off-net (dai datacenter verso l’edge), la continuità tra risorse on-premise e off-site, proprietarie e di terze parti, sono al centro dell’attenzione dei CIO e network manager in tutta Europa. L’approccio architettonico, già da qualche anno, consente alle reti aziendali migliore agilità e sicurezza, ma adesso l’attenzione delle imprese è rivolta a un nuovo ostacolo da affrontare: accedere a una valida e più economica alternativa alle più complesse reti MPLS e VPN.

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LE SOLUZIONI SD-WAN ENTRANO NELLE MEDIE IMPRESE PASSANDO DAL CLOUD – Le soluzioni SD-WAN oggi sul mercato sono basate sui tre principi:

  • Controllo dell’infrastruttura Wide Area Network (WAN) attraverso applicazioni e policy stabilite da un “software controller” che gestisce la WAN con un piano di controllo centralizzato, definendo classi di traffico, flussi, topologia, parametri di sicurezza, qualità del servizio (QoS), utilizzando anche strumenti per l’analisi di visibilità delle applicazioni e della rete in tempo reale.
  • Astrazione fisica dal tipo di collegamento e utilizzo di diversi collegamenti fisici: nelle SD-WAN il traffico è controllato centralmente “mixando” connettività diverse (quali MPLS, Ethernet, banda larga di rete fissa, mobile o WiFi), in base a esigenze aziendali variabili nel tempo.
  • Trasformazione del Customer Premise Equipment (CPE): anche se i router tradizionali possono essere utilizzati in SD-WAN, non sono più così necessari. Alcune soluzioni SD-WAN si basano su apparati più economici che monitorano le prestazioni della WAN e indirizzano i flussi di dati. L’hardware di rete diventerà presto una “x86-based white box” in grado di ospitare router, switch e altre funzioni di rete.
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Queste caratteristiche sono comuni a tutte le soluzioni SD-WAN offerte sul mercato e, seppur con percorsi di trasformazioni differenziati, sono già entrati nelle più grandi aziende distribuite italiane e, nel prossimo futuro, le più interessanti novità riguarderanno le modalità di implementazione di queste soluzioni nelle medie aziende. Le soluzioni SD-WAN che sinora sono state implementate possono essere classificate in 4 tipologie, partendo da quella più tradizionalista e “on premise” fino a quella più evoluta e cloud-based.

WAN INFRASTRUCTURE-BASED SOLUTION – Questa soluzione mantiene gli apparati esistenti già installati, abilitando l’inoltro del traffico attraverso il controllo centralizzato. Questo approccio è stato quello più praticato nella prima fase di distribuzione delle tecnologie SDN nelle grandi imprese distribuite, con ampie basi installate di CPE. Rappresenta una trasformazione graduale, spesso intrapresa da aziende clienti di servizi di gestione più on-site che da remoto.

PURE-PLAY SD-WAN – Questa soluzione si basa su un controller centralizzato e su software di analisi in combinazione con la sostituzione delle CPE esistenti con switch o x86-based white box. Questa è la soluzione più attraente per le grandi imprese che devono gestire molti nuovi account di rete e hanno la volontà di ristrutturare la WAN esistente. È molto meno attraente per le aziende che cercano una transizione graduale a SD-WAN, o per aziende più piccole che non avrebbero economie di scala data la limitata estensione della loro WAN di origine.

MANAGED SD-WAN – Questa è la soluzione adottata dalla maggior parte delle grandi aziende con WAN in EMEA. Attualmente, diversi Operatori e grandi fornitori di Managed Services stanno sviluppando la loro offerta per la gestione delle SD-WAN, aggregando soluzioni SDN, servizi per la gestione delle WAN legacy, e servizi di connettività, con SLA e garanzie QoS attraverso i collegamenti fisici.

CLOUD-MANAGED SD-WAN – In questa soluzione è il cloud provider a fornire all’azienda utente la funzionalità di controllo e analisi. La base delle CPE è di solito costituita da switch “zero-touch” o apparati virtuali gestiti da cloud dallo stesso provider. Il fornitore del servizio disegna la soluzione, mantiene il coordinamento della gestione della rete e offre al cliente la possibilità di riconfigurare funzioni e servizi, controllare accessi e consumi, analizzare i dati in modalità cloud. Questo modello permette una veloce ed economica implementazione per le medie imprese innovative, che non vogliono appesantire i capex, hanno reti moderatamente estese e non operano in mercati con policy stringenti sulla residenza e conformità dei dati.

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È quest’ultimo modello di implementazione quello che sta portando il mercato dei Managed Services alla svolta. Lo strato di software che virtualizza e definisce le funzioni della rete fisica è destinato a cambiare l’offerta e la struttura dei Managed Services tradizionali, caratterizzati da una forte componente di personalizzazione del servizio, molte attività on-site (nelle sedi del cliente) e dal rapporto “one-to-one” tra azienda e personale del fornitore. Aumenta l’automazione, la modularità, la standardizzazione e diminuisce la dipendenza dall’intervento umano, dal luogo fisico in cui viene effettuata l’attività e dallo specifico apparato di rete. Il valore aggiunto offerto dai fornitori dei Managed Services sarà quindi sempre più legato alle capacità architetturali/progettuali e sempre meno al tempo uomo del personale che eroga fisicamente il servizio. Anche la struttura dei prezzi dei Managed Services cambierà presto: modularità, pay-as-you-go e self-provisioning ridisegneranno le offerte, rendendole accessibili anche alle medie imprese con LAN/WAN poco estese. Nuovi player, attraverso piattaforme multitenant e offerte cloud, sfideranno ancora operatori e outsourcer, da sempre riferimento dei clienti Enterprise, a sperimentare nuove formule e a esplorare la domanda delle PMI.

IL MERCATO DELLE CLOUD-MANAGED SD-WAN – IDC prevede che in Europa occidentale il mercato dei sistemi e dei servizi per costruire e sviluppare le SD-WAN crescerà dagli attuali 200 milioni a quasi 2 miliardi di dollari nel 2020 (CAGR 2017-2020: 100%), con un’evoluzione caratterizzata da un aumento molto significativo delle spese per i servizi di gestione erogati sia da operatori di telecomunicazioni che da cloud provider. Questi servizi, dedicati alla gestione di router e switch, delle funzioni di monitoraggio, della Class-of-Service, Quality of Experience, application & end-user delivery, saranno sempre meno costituiti da attività quotidiane “ad hoc” a carico dello staff IT interno e sempre più spesso erogati attraverso piattaforme e applicazioni (software) disponibili in cloud, dove le funzioni di gestione configurabili direttamente dagli utenti alleggeriscono l’attività di routine e offrono una migliore visibilità dei flussi della rete. In sintesi più automazione, meno errori, meno complessità, ma anche meno lavoro in azienda.

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Daniela Rao senior research & consulting director di IDC Italia