Facebook fornirà al Congresso USA il contenuto di 3mila annunci politici diffusi durante le elezioni americane che potrebbero essere legati alla Russia
Durante le passate elezioni presidenziali, Facebook è stato accusato di aver influenzato le votazioni attraverso la diffusione di fake news e bufale. Il social network ha negato ogni coinvolgimento ma è stato confermato che effettivamente alcuni profili creati ad hoc hanno fatto propaganda in favore di Donald Trump. Ora che è scoppiato il caso Russiagate, l’azienda di Menlo Park si è vista costretta a scendere a patti con Washington per dimostrare la sua buona volontà al procuratore speciale Robert Mueller, incaricato di scoprire i rapporti tra l’attuale amministrazione e Mosca. Il CEO Mark Zuckerberg ha annunciato che consegnerà al Congresso il contenuto di oltre 3mila annunci politici diffusi su Facebook e che sarebbero stati creati e finanziati dalla Russia per interferire nelle elezioni. “Non voglio che nessuno utilizzi i nostri strumenti per minare la democrazia”, ha detto il fondatore della piattaforma.
All’inizio di settembre Facebook ha individuato 470 profili falsi che avevano speso circa 100mila dollari per gestire annunci politici in circa 2 anni. Gli account sono probabilmente nati in Russia e sarebbero legati a un’associazione conosciuta come Internet Research Agency. Negli annunci questi profili trattavano temi molto sensibili di grande impatto sull’opinione pubblica come la questione razziale, immigrazione, accesso alle armi e diritti della comunità LGBT. Zuckerberg si è detto “profondamente” preoccupato dell’integrità della democrazia e che Facebook effettuerà indagini interne per stabilire l’impatto di questi falsi profili. Il social network inoltre afferma che sono in corso ulteriori investigazioni su “attori stranieri” non solo in Russia ma anche in altri Paesi del blocco sovietico.