Una pedalata in occasione della Giornata Mondiale dell’Alzheimer

Google ha chiesto all’ingegnere biomeccanico Anne-Christine Hertz (Manager at Health Technology Centre of Halland) di raccontare la storia di come ha utilizzato Google Street View per inventare un device in grado di aiutare i malati di demenza senile a far riaffiorare i ricordi

Alcune settimane fa ho incontrato Lars Jonsson, 75 anni, e sua moglie Ingrid. I due si sono sposati quando Lars aveva 40 anni e insieme hanno vissuto una vita felice. Lars soffre di demenza senile.
Ogni tre secondi nel mondo una persona sviluppa demenza senile, una condizione che crea disabilità e dipendenza alle persone anziane, privandole della memoria e della capacità di giudizio. Non è stressante e opprimente solo per chi ne è affetto, ma coinvolge anche i loro cari. È stata dura per Ingrid quando, improvvisamente, suo marito ha iniziato a ricordare con fatica gli episodi della vita vissuta insieme.
Abbiamo incontrato Lars e Ingrid il giorno in cui sono venuti per testare il dispositivo che abbiamo sviluppato per migliorare la vita delle persone affette da demenza senile. Questo strumento si chiama BikeAround e mette insieme una cyclette e le immagini di Google Street View proiettate su un grande schermo così da permettere ai pazienti di passeggiare sul viale dei ricordi, pedalando tra le strade di luoghi visitati in passato. Mentre Lars si accomodava sul sellino, Ingrid ci ha suggerito di fargli visitare la città e la chiesa nella quale si sono sposati. Il volto di Lars si è illuminato di gioia non appena la chiesa è comparsa davanti a lui. L’espressione sul volto di sua moglie, quando ha capito chiaramente che il marito si ricordava del luogo, è stata commovente.

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Lo sviluppo del sistema di BikeAround, attualmente di proprietà della società Camanio Care, è iniziato nel 2010 presso l’Health Technology Center di Halland, in Svezia. Stavamo conducendo degli studi sulla demenza senile e abbiamo notato che non tutte le persone affette da questo disturbo avevano la stessa possibilità di fare attività fisica nel comune in cui vivevano. Visto che spesso i medici consigliano ai pazienti affetti da demenza senile di fare esercizio fisico per stimolare la salute mentale e fisica, questo disparità di accesso rappresentava un problema. Dovevamo trovare un modo per motivare le persone anziane affette da demenza senile a praticare più attività fisica in un modo sicuro.
I nostri ricordi più vividi sono inesorabilmente legati ai luoghi in cui sono avvenuti. Non è un caso che quando ripensiamo ad un particolare ricordo o evento passato, spesso la prima domanda che ci facciamo è “Dov’è successo?”. BikeAround si basa proprio su questa idea, utilizzando allo stesso tempo una stimolazione fisica e mentale, portando i pazienti nei luoghi che conoscono bene tramite le immagini di Street View e facendoli pedalare per le vie di questi luoghi. Gli esperti ritengono che questo binomio stimoli la produzione di dopamina nel cervello e possa intervenire profondamente nella gestione dei ricordi.

Oggi è la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, un momento in cui le persone e le organizzazioni di tutto il mondo uniscono le forze per aumentare la consapevolezza intorno a questa malattia per cui non esiste cura. I ricercatori di tutto il mondo stanno cercando di sviluppare dei metodi che possano migliorare la qualità della vita delle persone affette da questo morbo.

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L’esperienza di Lars — e di molti altri pazienti — dimostra che stiamo sviluppando non solo un prodotto in grado di migliorare la salute fisica, ma anche qualcosa che crea emozioni e unisce le persone. Spesso i pazienti ritengono che BikeAround sia una soluzione molto affascinante e rassicurante tanto da non voler più scendere dalla cyclette. Ricordano di nuovo i quartieri nei quali hanno vissuto, i parchi dove hanno giocato da bambini, le gite al mare in famiglia. Tutto questo dà loro un senso di libertà.
Ho sempre pensato che la digitalizzazione e la tecnologia fossero catalizzatori capaci di aprire le porte del mondo non solo agli esperti, ma anche alle persone più anziane, spesso escluse dall’uso del digitale. Aver trovato un modo per portare la felicità a tante persone affette da demenza senile e alle loro famiglie ci riempie di entusiasmo. Ma ciò che mi emoziona è anche il fatto che si tratti di uno solo dei tanti modi in cui si può sfruttare la tecnologia per migliorare la vita delle persone. Se guardiamo oltre noi stessi e scateniamo la nostra immaginazione, non ci sono limiti a quello che possiamo fare per aiutare gli altri.