Nonostante le indiscrezioni sul lancio entro la fine di quest’anno pare che la compagnia abbia dovuto rimandare l’annuncio
I processori più attesi di Intel, almeno degli ultimi tempi, sono i Cannon Lake. Per quale motivo? A causa della particolare costruzione a 10 nanometri, che permetterà di ottenere una potenza e prestazioni maggiori in dimensioni ridotte rispetto alle attuali. Nonostante le numerose indiscrezioni su un probabile arrivo entro la fine di quest’anno, pare che la compagnia americana abbia rimandato il lancio delle CPU a fine 2018, cioè tra oltre 12 mesi. La ragione? Non si sa ma di certo sta causando parecchi grattacapi alle partner storiche della produttrice di chip. Tra queste anche Apple, che avrebbe voluto portare a termine la realizzazione dei primi MacBook con i Cannon Lake nei primi mesi del nuovo anno e invece dovrà attendere comne tutti gli altri OEM.
Cosa succede
La situazione è paradossale perché un’attesa come quella che circonda i processori di nuova generazione potrebbe trasformarsi in un boomerang per Intel. Già diverse aziende hanno detto di voler attendere la famiglia successiva, quella che seguirà i Cannon Lake, definita come Ice Lake, basata su una tecnologia di costruzione a 10 nm+, ovvero ancora più ottimizzato di ciò che arriverà. Tempistiche del genere avrebbero il potere di ridefinire la timeline prevista da decine di compagnie, con ritardi notevoli sulla produzione. Per adesso l’americana non fa altro che ricordare le migliorie delle CPU in uscita a fine 2018: con il 25% di potenza in più dei Kaby Lake e il 45% di consumo energetico minore, in un form factor disegnato apposta per occupare uno spazio ridotto, non solo a bordo dei computer ma anche di altri oggetti connessi, come le automobili a guida autonoma.