HTC Vive: il 100% delle revenue sarà per gli sviluppatori

I ricavi ottenuti nell’ultimo trimestre dell’anno andranno totalmente ai creatori di giochi e app, un modo per fidelizzare sempre più software house e terze parti

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HTC Vive è uno spartiacque importante per il mondo del gaming del nuovo millennio. Insieme a Oculus Rift si divide la palma di piattaforma VR preferita dagli utenti, almeno da quelli che non si accontentano di un paio di visori di plastica da mettere davanti agli occhi e dentro cui piazzare smartphone di vario tipo. L’ecosistema virtuale della compagnia taiwanese, acquisita da Google in parte della sua divisione mobile, è persino qualitativamente superiore a quella della rivale, grazie a partnership d’eccezione e all’opportunità di muoversi con maggiore libertà nello spazio a disposizione. Quello che manca, in tempi in cui il divertimento digitale si fruisce tanto in maniera virtuale, è una folta schiera di sviluppatori, con cui implementare il già interessante catalogo di Viveport. Ebbene, una recente mossa di HTC accrescerà, di fatto, il numero di creatori di app e giochi per Vive.

Cosa succede

La strategia è molto semplice: nel periodo che si riferisce all’ultimo trimestre dell’anno, HTC permetterà agli sviluppatori di portarsi a casa il 100% delle revenue conquistate con app e giochi. Fuori da tale periodo promozionale, di norma è del 70 la percentuale che spetta ai creativi, mentre HTC acquisisce il 30% sul totale. Rikard Steiber, presidente del negozio digitale Viveport, ha spiegato come l’idea sia alla base della volontà di fidelizzare sempre più software house e soggetti indipendenti, consentendo a ognuno di guadagnare più del solito in un periodo solitamente fervido di download. Il portale di Viveport ha aperto un anno fa con circa 60 titoli, che oggi ammontano a più di 1.000, tra giochi e app. I developer sono invece 26.000, un numero più che consistente per uno strumento che non è ancora giunto alla sua maturità.

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