Il futuro delle App nella Finanza

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A cura di Maurizio Desiderio, Country Manager per l’Italia e Malta di F5 Networks

Il mondo della finanza è cambiato. I consumatori stanno diventando molto più esigenti e gli istituti finanziari si trovano a dover trasformare i servizi attraverso l’uso di tecnologie avanzate. Con la nascita di numerose start-up che minacciano i player principali con approcci innovativi al mercato, lo scenario sta diventando sempre più complesso da governare. L’unico elemento chiaro a sostegno di questi cambiamenti è l’”applicazione”.

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Il settore finanziario, infatti, è destinato a essere trasformato dall’evoluzione delle applicazioni, sia dal punto di vista delle metodologie di lavoro per ottenere maggior efficienza, sia sul fronte dei consumatori che vogliono capire e gestire meglio le proprie finanze.

F5 Networks ha recentemente realizzato un report dal titolo “The future of App” condotto da Foresight Factory, che svela alcune affascinanti intuizioni sulle principali tendenze che avranno un impatto significativo sulla società nel prossimo decennio. Nel campo finanziario, i risultati evidenziano in particolare, l’utilizzo sempre più esteso della blockchain.

L’affermarsi della finanza cognitiva

I consumatori sono sempre più interessati a servizi personalizzati e predittivi quando si tratta di finanza. Questo è vero in particolare per i più giovani, basti pensare che in Italia 6 consumatori su 10 appartenenti alla generazione Y si dicono interessati a un servizio in grado di prevedere quale sarà la loro situazione finanziaria futura basandosi su fattori attuali, quali performance professionali e spesa.

All’interno di numerose aree dei servizi finanziari, c’è grande attenzione alle app cognitive o più in generale al cognitive computing, in particolare per la loro capacità di gestire le sfide complesse che stanno emergendo nell’economia digitale.

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Diversi istituiti finanziari stanno valutando come usare l’AI per prevenire le frodi, agendo contro gli attacchi alla sicurezza prima che questi accadano, ma ritengo che l’obiettivo nel medio termine sarà aiutare le persone a prendere decisioni migliori, mentre ci vorranno ancora 10 anni perché l’AI e il machine learning si affermino definitivamente.

Jana Eggers, CEO di Nara Logics, azienda tecnologica specializzata in synaptic intelligence, ha dichiarato: “Per me, il passaggio successivo sarà migliorare il modo in cui le persone lavorano… il computer ha una potenza di calcolo enorme che può determinare molte più opzioni e l’uomo può fare un lavoro migliore scegliendo tra queste opzioni. Poco di quello che facciamo è in realtà il calcolo; molto è decisione e ragionamento – e i computer non sono ancora a questo livello”.

Blockchain e nuove reti

In un’epoca di diffusa incertezza e diffidenza che pervadono la nostra società, la promessa della blockchain di nuove misure ultra-sicure per la sicurezza e l’autenticità, senza un costoso intermediario, è una proposta incredibilmente convincente. Per molti esperti, la blockchain è il più grande disgregatore per l’economia digitale.

A oggi, la blockchain è meglio conosciuta come la tecnologia dietro i Bitcoin e finora probabilmente l’utilizzo più diffuso è quello nel settore dei servizi finanziari.

Tuttavia, le evoluzioni nella tecnologia sottostante per aumentare la privacy stanno espandendo il range dei casi di uso. Uno dei molti concetti emergenti è quello delle dApp (ossia le applicazioni decentralizzate), con contratti smart, che facilitano lo scambio di denaro, contenuto, proprietà, azioni o qualsiasi cosa abbia un valore, tramite la moneta digitale, consentendo ad esempio ai donatori di finanziare imprese in Kenya.

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È il caso di 4G Capital, che fornisce accesso immediato al credito per la crescita delle piccole imprese in Africa. La moneta prestata verrebbe convertita e distribuita alle imprese usando il sistema di transizione di 4G Capital.

Un altro esempio è costituito da OpenBazaar, che punta a essere una versione decentralizzata di eBay. I venditori scaricano e installano sul proprio computer un programma che li connette direttamente con altre persone cercando di comprare e vendere beni e servizi. I Bitcoin sono usati come moneta per le transizioni tra venditori e compratori.

Le dApp soddisfano la crescente domanda da parte dei consumatori di soluzioni peer-to-peer, e la loro diffusione è supportata da una combinazione di sfiducia nelle istituzioni e desiderio di poter ottenere un valore maggiore.

Dall’Europa al Sud Africa, quasi un terzo dei consumatori (32%) hanno usato o sarebbero interessati a usare un sito di prestito peer-to-peer, un percentuale che raggiunge il 38% se facciamo riferimento alla generazione Y nel nostro Paese.

Questo certamente non vuol dire che approcci più tradizionali alle transazioni, proof of authenticity e cyber security non saranno una caratteristica significativa della digital economy. La blockchain continua ad avere una serie di limitazioni. L’analisi dall’Open Data Institute (ODI) ha evidenziato una serie di potenziali ostacoli, che comprendono, l’interoperabilità, la privacy e la necessità di trovare informazioni all’interno della blockchain.

Tuttavia, poiché stanno crescendo la consapevolezza e la comprensione della tecnologia, i consumatori potranno avere un controllo sempre maggiore dei dati e gli istituti finanziari dovranno essere preparati a gestire il potenziale impatto da parte di nuovi attori del mercato e l’evoluzione delle aspettative sui servizi che possono essere offerti.

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Rispondere ai cambiamenti del mercato

È evidente come l’economia digitale comporti una crescente pressione sulle aziende e sugli sviluppatori per continuare a giocare un ruolo di primo piano. Le esigenze dei consumatori cambiano sempre più rapidamente e le preoccupazioni legate alla sicurezza sono incostante aumento. Il rapporto The Future of App indica come stiano emergendo enormi opportunità per quelle aziende che si dimostreranno in grado di fornire le applicazioni con velocità, funzionalità adattive e sicurezza.

Le aziende del settore finanziario sono solo all’inizio nello sfruttare i vantaggi delle applicazioni ma sono ancora preoccupate per le conseguenze legate alla sicurezza che questi cambiamenti implicano.

Tuttavia, è essenziale che esse continuino a valutare bene l’emergere di nuove tecnologie in questo settore e a sviluppare delle strategie adeguate, coinvolgendo DevOps, IT, security e business team.
In futuro, l’accesso a una quantità sempre crescente di dati personali, unito all’abilità di processare e dirigere tali informazioni localmente, creerà nuove opportunità per i consumatori che diventeranno essi stessi “guardiani dei propri dati.”

La necessità di ottenere una trasparenza maggiore, combinata con il modello di business basato sulla tecnologia blockchain, porterà sempre più clienti a richiedere agli istituti finanziari di salvaguardare i dati e migliorare gli standard complessivi di sicurezza delle applicazioni per conservare la fiducia del consumatore.